Ci sarà anche l’Angola, con una trentina di aziende riunite intorno al Consorzio Rede Camponesa, alla 34esima edizione di Macfrut. Il perché della presenza di questo enorme Stato africano a Rimini risiede nella grandi potenzialità agricole da una parte, nonché nell’altrettanto enorme potenziale di importazione e commercializzazione, in primis proprio di ortofrutta.
“Per avere un’idea del potenziale angolano basta citare alcuni dati – spiega in una nota Macfrut -. Con una superficie di 1.246.700 chilometri quadrati, l’Angola ha un’area di sviluppo del settore agricolo pari a circa 58 milioni di ettari. Ebbene, al momento solo il 4% delle terre arabili è coltivato. Attualmente, il Paese importa, consuma e riesporta verso i mercati confinanti, enormi quantitativi di prodotti ortofrutticoli, raramente provenienti direttamente dall’Italia”.
Proprio il Consorzio Rede Camponesa, è alla ricerca di partner specializzati nel settore agro-alimentare, a partire da quelli ortofrutticoli, “per la commercializzazione, la produzione, la trasformazione e l’esportazione di prodotti agricoli nel mercato africano”. Per conoscere le opportunità offerte da questo Stato al Macfrut verrà organizzato un workshop dal titolo “L’Angola si apre al mondo agricolo internazionale”.
“La presenza dell’Angola testimonia il dinamismo economico di tanti Stati africani unito a una grande voglia di riscatto – spiega Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Sempre maggiore è la consapevolezza che l’ortofrutta rappresenta il volano della loro crescita, e questo apre notevoli opportunità commerciali anche per gli operatori italiani. Non è un caso che tante siano le new entry a Macfrut come espositori, sempre da quell’area, tra cui Sudan, Etiopia e Uganda e delegazioni ufficiali da molti altri stati”.