Proseguono i test con l’imballaggio in cartone Attivo brevettato da Bestack e messo a punto dall’Università di Bologna. Dopo fragole e albicocche, infatti, ora riflettori puntati su piccoli frutti e ciliegie. I test, condotti dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (Distal) dell’Università di Bologna, sono stati eseguiti sui lamponi, grazie alla collaborazione della nota azienda trentina Sant’Orsola, e per quanto riguarda le ciliegie la pugliese Orchidea Frutta, ed hanno preso in considerazione anche la percezione del consumatore e l’impatto sui comportamenti di acquisto.
Per quanto riguarda i lamponi – test da aprile a maggio 2018 – i risultati hanno portato esisti positivi su tutti i fronti: quelli confezionati nell’imballaggio Attivo, rispetto a quelli nell’imballaggio in cartone tradizionale, risultano più freschi (maturati del 10-11% in meno dopo quattro giorni dal confezionamento) e hanno in generale un aspetto migliore (+12,3% dopo quattro giorni). Hanno un profumo migliore (+14,2% dopo 4 giorni) e un gusto migliore (+9,6% dopo 4 giorni). “Ma soprattutto – continua Bestack in una nota – se confezionati in imballaggio Attivo, i lamponi hanno meno possibilità di finire nella spazzatura perché sovra maturi: lo spreco si riduce infatti del 6,25%. Con queste caratteristiche, il prodotto ha anche un potenziale posizionamento di prezzo maggiore: oltre l’85% dei soggetti intervistati, infatti, sarebbe disposto a riconoscere ai lamponi confezionati da quattro giorni in packaging Attivo un prezzo superiore dell’11% e oltre rispetto a quelli confezionati per lo stesso periodo in imballaggio tradizionale”.
Risultati molto soddisfacenti anche con le ciliegie – test condotti da maggio a giungo del 2018 e in questo caso il confronto è stato fatto non solo rispetto al cartone tradizionale ma anche all’imballaggio in plastica a sponde abbattibili. “È emerso che, dopo quattro giorni dal confezionamento, lo scarto si riduce del 10,5% per il prodotto confezionato in cartone Attivo rispetto a quello confezionato in cartone tradizionale – afferma sempre Bestack -. In un confronto con le cassette in plastica a sponde abbattibili, il beneficio del cartone Attivo è ancora più evidente: lo spreco di ciliegie si riduce infatti del 12,4%”. Per quanto riguarda, invece, i risultati sul panel test – il campione intervistato era composto da 30 consumatori per un totale di 130 interviste (nel caso dei lamponi le interviste sono state 240) – hanno messo in evidenza “che il prodotto conservato nell’imballaggio Attivo, rispetto a quello confezionato nel cartone tradizionale, ha un aspetto generale migliore (+5.2% dopo 4 giorni e +40% dopo 7 giorni). È il campione preferito (59% dopo 4 giorni e 70% dopo 7 giorni). Infine, prendendo a confronto due padelle con 20 cestini di ciliegie da 500 grammi l’uno, una in cartone tradizionale e l’altra in cartone Attivo, lo scarto si riduce da 1 a 3 cestini se la padella è in cartone Attivo. Questo con un beneficio stimato per il produttore dai 2 ai 6 euro, perfino doppio guardando al distributore”.
Soddisfazione da parte del direttore di Bestack Claudio Dall’Agata che sottolinea come “gli antimicrobici naturali contenuti nel cartone Attivo consentono di disinfettare la superficie degli imballaggi, ridurre le cariche batteriche anche patogene e aumentare la sicurezza alimentare: elemento, quest’ultimo, che di questi tempi risulta di grande attualità. In secondo luogo consentono di rallentare i processi di maturazione e senescenza di lamponi e ciliegie, dando al prodotto una shelf life superiore di oltre un giorno in entrambi i casi e differenziali di scarto consistenti, considerato soprattutto il valore unitario del prodotto. Ciò consente di raccogliere prodotti a più alto grado brix e di garantire la loro qualità nel tempo con maggiore certezza, oltre ad allungare la loro vita di scaffale. “Infine – conclude il direttore di Bestack – ci sono vantaggi dal punto di vista della comunicazione. La riduzione degli scarti alimentari, infatti, è una tematica verso cui i consumatori sono molto sensibili. Grazie all’utilizzo degli imballaggi Attivi, si può costruire un piano di comunicazione che faccia leva su questi temi, di sicuro impatto per consumatore finale”.