Export frutta a picco in tutte le regioni produttrici per via degli eventi atmosferici. Soffrono meloni, piccoli frutti e banane
Drewry rivede al ribasso le previsioni per l’andamento dei traffici reefer per l’anno in corso. L’impatto degli eventi climatici avversi sui raccolti, sommato alla domanda cinese debole e al contesto geopolitico, ha infatti frenato nel terzo trimestre 2023 la richiesta di noli per prodotti freschi.
I numeri
Entrando nel merito, con il report Reefer shipping forecaster la società di analisi evidenzia, per il 2023, una decrescita dei volumi di merce refrigerata trasportata via mare dello 0,5%, segnando così una flessione per il secondo anno consecutivo.
Il decremento dei noli reefer smentisce la previsioni dello scorso agosto, quando si ipotizzava che i viaggi via mare dei prodotti refrigerati sarebbero cresciuti, nell’arco dell’intero anno, dell’1,5 per cento.
Nelle prossime settimane del 2023, rileva Drewry, i noli per il trasporto di container reefer tenderanno a scendere, ma in modo molto più contenuto rispetto alle tariffe per il trasporto via mare dei container dry. Più nel concreto, Drewry sottolinea come, a oggi, per i primi il valore sia inferiore del 34% rispetto a quello di un anno fa, mentre per i secondi il divario sia del 74 per cento.
Il punto sull’ortofrutta
Analizzando più nel dettaglio le tendenze del terzo trimestre 2023 che riguardano il comparto ortofrutta, dagli indici di Drewry emerge come le esportazioni di frutta siano diminuite per quasi tutte le regioni produttrici per via degli eventi atmosferici. In particolare, la scarsa qualità della produzione ha fatto diminuire le esportazioni di meloni e piccoli frutti, mentre le banane sono penalizzate dalla domanda scarsa e dall’aumento dei costi operativi.
La situazione a Panama
In questo contesto già di per sé non facile, un ulteriore elemento di difficoltà è rappresentato dalla siccità che affligge il canale di Panama, di cui myfruit.it ha già riferito. Si tratta di una situazione che sta già contraendo la capacità al servizio delle esportazioni di beni deperibili dai Paesi della costa occidentale del Sud America.
In particolare, dagli attuali 24, dal primo febbraio 2024 si passerà a 18 transiti giornalieri. Il che significherà, secondo gli analisti, che gli operatori che hanno prenotato uno slot dovranno programmare rigidamente il passaggio e rispettarne i tempi, pena il rischio di lasciare carichi in Cile, Peru e Ecuador. Di contro, le navi che non fisseranno una prenotazione, saranno costrette a transitare dallo Stretto di Magellano o da Capo Horn, con conseguenti transit time più lunghi.
Previsioni al rialzo per il prossimo anno
In questo scenario, le previsioni per il futuro non sono però pessimistiche. Per il prossimo anno e per quelli a venire fino al 2027, Drewry prevede una crescita annua media del 3,2% trainata dall’aumento della popolazione mondiale.
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