A Panama, causa siccità, il trasporto merci procede a rilento. E per le prossime settimane si prevedono ulteriori colli di bottiglia.
Nelle scorse settimane, infatti, l’Autorità competente ha annunciato una restrizione della dimensione delle navi e del loro numero di passaggi nel Canale, a causa della siccità che ha abbassato il livello del lago interno Gatun usato per alimentare le chiuse, ma che serve anche per fornire acqua dolce alla popolazione. Se le condizioni meteorologiche non cambieranno, a febbraio 2024 potrà transitare solo la metà della capacità giornaliera del Canale.
Non si tratta di una novità
La siccità già dalla scorsa estate sta creando ingorghi a Panama. E pertanto il Canale, che collega gli oceani Pacifico e Atlantico e dal quale ogni anno passano tra le 13-14mila navi, ha messo in atto misure di risparmio idrico.
Va detto che le portacontainer sono meno soggette alle lunghe attese, poiché in prevalenza hanno percorrenze programmate. Ma, in ogni caso, con le restrizioni in atto, si trovano a subire gli effetti del traffico.
L’investimento per passare per primi
In questo scenario c’è chi prende provvedimenti e investe per avere la precedenza. E’ il caso del Gruppo giapponese Eneos, che commercia prodotti petroliferi, e che ha vinto un’asta per far transitare gas naturale liquefatto al prezzo di quasi quattro milioni di dollari. Grazie a questa somma, invece di attendere che si liberi uno slot, la nave potrà dunque viaggiare nel canale in direzione nord il prossimo 15 novembre. Ai quattro milioni la società giapponese deve naturalmente sommare la consueta tariffa di attraversamento, che per questa categoria di imbarcazione costa qualche centinaio di migliaio di dollari. La spedizione si avvicina così alla soglia dei quattro milioni e mezzo.
Le aste sono all’ordine del giorno
Sebbene si tratti della maggiore cifra raggiunta durante un’asta battuta per anticipare l’attraversamento del Canale di Panama, quella che si sono aggiudicati i giapponesi è una delle tante gare che si tengono a Panama da qualche tempo. Da quando, cioè, esiste una concreta emergenza siccità. Basti pensare che a ottobre si sono svolte 140 aste per altrettanti slot, con cifre che hanno superato il milione di dollari: prima dell’investimento record di quattro milioni, il primato spetta a un’asta record di 2,85 milioni.