Cosa significa oggi produrre e commercializzare frutta a guscio e disidratata? Come è cambiato il lavoro negli ultimo cinque-dieci anni? Myfruit.it lo ha chiesto a Umberto Sacchi, Ad di Life azienda di Sommariva Perno (Cuneo) specializzata nella lavorazione e vendita di frutta secca.
Un bilancio quali-quantitativo
Il mestiere di produzione e commercializzazione di frutta secca si è evoluto notevolmente negli anni. Oggi, da un lato, ci sono molte più possibilità a livello di forniture, di produzione, di selezione e, dall’altro lato, molte più incognite rispetto ad alcuni anni fa. A partire dalle precarie situazioni internazionali, fino ai rincari e ai mutamenti climatici.
Tra questi due piatti della bilancia bisogna sapersi muovere al meglio con una chiara strategia aziendale, contestualizzata nel mercato e nei bisogni dei consumatori, e con team e funzioni aziendali altamente qualificate e in grado di cogliere le opportunità e di rispondere alle sfide.
Life ha intrapreso proprio questa strada, evolvendosi e innovandosi, per continuare a garantire al consumatore i migliori frutti dalle zone vocate, coprendo diversi target di consumatori. In sostanza, è cambiato completamente tutto il mondo ma la missione aziendale è la stessa, da oltre 80 anni.
Quali sono i trend più interessanti per voi? Quale la specie che vi sta dando più soddisfazione e quale quella su cui occorre lavorare per migliorare le performance?
Nel mondo della frutta secca ci sono alcuni trend rilevanti. In primis ricordiamo il salutismo e benessere: in qualsiasi dieta, sia per ultra sportivi che per persone affette da problemi di salute, sia per giovani che per anziani, vengono inserite porzioni di frutta secca. Sono noti gli effetti positivi a livello di apporti nutrizionali di moltissimi tra questi frutti. Tale trend è presidiato da Life, anche in collaborazione con importanti partnership, come quella pluriennale e di successo con Fondazione Umberto Veronesi, proprio per sensibilizzare sull’importanza della frutta secca a favore del benessere.
Altri campi su cui stiamo riscontrando particolarmente successo riguardano le referenze che strizzano l’occhio ai territori di produzione: la linea Valore al Territorio di Life copre proprio questa esigenza di avere una chiara provenienza dalle zone vocate alla coltivazione. In questo ambito non manca la sperimentazione: ad esempio, Life è tra le prime aziende in Italia ad aver creduto nella coltivazione delle mandorle in Piemonte, anche adeguandosi ai cambiamenti climatici. E ora stanno arrivando i frutti in tutti i sensi!
Infine, continuando in maniera più spinta sulla sperimentazione e innovazione, si sta consolidando ed ampliando linee come i Partycolari: semplice frutta secca non fritta, naturalmente aromatizzata con gusti pop: dalle noci al gusto pesto, alle mandorle alla pizza, dalle nocciole al tartufo fino alle mandorle al gusto mediterraneo. Un’autentica rivoluzione per fare un aperitivo in compagnia con un tocco di fantasia e tanto gusto.
Sicuramente su questo terzo ambito le possibilità sono pressochè infinite e dunque le aree di miglioramento sono una sfida quotidiana per Life.
Progetti in cantiere: nuove linee, rinnovamento linee già esistenti?
Riprendendo i trend e le principali aree di lavoro di Life già menzionate, i team di marketing e ricerca e sviluppo sono focalizzati sui consolidamenti e ampliamenti delle linee esistenti e sui nuovi bisogni dei consumatori.
La linea Partycolari, ad esempio, si è arricchita di nuove referenze dopo il lancio iniziale dello scorso anno. Anche nella linea Valore al Territorio ci sono state delle new entry, per valorizzare al meglio le origini, come ad esempio le già citate mandorle piemontesi.
Ci stiamo concentrando, inoltre, sul dolce e sul salato per regalare un’esperienza di gusto unica ai consumatori, soprattutto rivolgendosi a un target giovane che non rinuncia al sapore ma attento al benessere.
E sul fronte packaging?
L’attenzione di Life alla responsabilità sociale è totale e infatti ci si sta impegnando sempre con maggiore determinazione per avere confezioni sempre più eco-friendly, con l’utilizzo di plastiche altamente riciclabili, compatibilmente con la tenuta degli incarti per garantire la massima conservazione. Su alcune linee, poi, stiamo riducendo notevolmente l’utilizzo di plastiche, fino al 25% in meno, grazie agli sviluppi dell’industria del confezionamento, e si stanno utilizzando confezioni in plastica riciclata fino all’80% e ulteriormente riciclabile, per alimentare una virtuosa economia circolare.
Comunicazione, quali strategie state seguendo? Come valorizzare meglio l’offerta?
Life svolge una comunicazione a 360 gradi a partire dal mondo digital, volendosi rivolgere a un target sempre più giovane, tramite le pagine aziendali e in collaborazione con influencer e partner. Non manca la comunicazione in-store, fondamentale per veicolare i prodotti e farli conoscere durante l’esperienza di acquisto, dall’esposizione fuori scaffale alle isole promozionali fino alla vendita assistita in punti di vendita selezionati. Importante anche il presidio di eventi, da quelli sportivi a quelli più solidali, nell’ottica di trasmettere la filosofia aziendale attraverso la bontà dei prodotti e la funzionalità. Al pari della crescita della distribuzione ci si avvarrà sempre di più di tutti i canali della comunicazione, ormai completamente integrati.
Dove vedremo Life prossimamente?
Il giallo di Life svetterà a breve in importanti fiere di settore per comunicare al meglio, anche lato B2B, l’offerta aziendale. Dopo l’esposizione a inizio anno al Marca di Bologna, sarà la volta del Plma di Amsterdam, fiera di riferimento per la marca del distributore nel contesto europeo, e ancora del Sial di Parigi, vetrina mondiale sulle novità in ambito alimentare a tutto tondo. A partire dal Plma, Life svelerà nel proprio stand importanti novità a livello di prodotti e linee. Dunque… a prestissimo!