Perché chi sceglie di investire in nuovi impianti di noci e nocciole punta sul biologico? A spiegare il motivo è Alessandro Di Maio, socio titolare della società agricola Di Maio di Francolise (Caserta), storica realtà vivaistica nel settore degli ortaggi che però, per merito dello stesso Alessandro e di suo fratello Gaetano, sta portando avanti anche un importante progetto sulla frutta secca, nello specifico noci e nocciole.
“Il biologico – spiega Di Maio – va vissuto come una filosofia e non deve essere basato solo su una logica di profitto. Io almeno lo intendo così. Del resto, se dobbiamo recuperare in biodiversità e ripristinare gli equilibri naturali, questa rimane la soluzione migliore”.
Passando poi a commentare l’ultima stagione, Di Maio aggiunge: “Per quanto riguarda le nocciole, avendo impianti giovani, nel 2023 abbiamo aumentato la produzione rispetto all’anno precedente, ma la resa non è stata affatto eccezionale. La primavera molto umida e la crescita di infestanti ci ha infatti messo in difficoltà. Alla fine comunque abbiamo già venduto tutta la nostra produzione a circa 2,70 euro il chilo; non un livello alto, ma siamo tuttavia moderatamente soddisfatti. Lo stesso non si può dire invece per le noci, dove ci è mancato sostanzialmente tutto il prodotto: dai 50 quintali del 2022 siamo infatti passati a 5 quintali, di cui 2 di scarto”.
Troppo prematuro, per Alessandro Di Maio, fare ora previsioni sul 2024, anche se le aspettative sono ovviamente di incrementare la produzione rispetto al magro 2023. “Per le nocciole – prosegue – non abbiamo ancora uno storico, ma ci aspettiamo di incrementare il raccolto. Al contempo, per le noci puntiamo ad arrivare almeno a 75 quintali”.
Intanto, continuano gli investimenti dell’azienda. “Proprio in questi giorni – ha concluso Di Maio – abbiamo ultimato di piantare altri 7 ettari di noci; ora abbiamo a terra 13 ettari e 10 ettari di nocciole”.