Frutta a guscio ed essiccata

Marrone di San Zeno Dop: soddisfazione per la campagna 2023

Simone Campagnari: “Abbiamo iniziato in anticipo rispetto alla norma, con un’ottima qualità”. Vendita diretta al consumatore

Rispetto al resto d’Italia, la campagna castanicola del Marrone di San Zeno Dop rappresenta un’eccezione. I conti sui quantitativi si faranno soltanto alla fine, ma intanto i produttori hanno cominciato a raccogliere e puntano a bissare l’annata positiva del 2022.

A confermare il tutto è Simone Campagnari, presidente del Consorzio di tutela del Marrone di San Zeno Dop, che spiega: “Quest’anno abbiamo iniziato la raccolta in anticipo di alcuni giorni rispetto alla norma. La pezzatura si presenta buona e la qualità in generale è soddisfacente“.

I fattori che potevano danneggiare la produzione, del resto, sono stati limitati. “Il cinipide – continua Campagnari – è presente ma in una percentuale non preoccupante. Piuttosto, c’era una maggiore apprensione per i problemi che avrebbero potuto procurare i cinghiali, ma anche questi sono stati ben controllati. E tutto ciò non è affatto scontato: ricordiamoci che si parla sempre di territorio montano, senza sistemi di irrigazione e con tutte le difficoltà che esso si porta dietro”.

Pure per il mercato, Campagnari è ottimista. “Abbiamo intenzione – conclude – di confermare sostanzialmente i listini dello scorso anno, ovvero circa 7,5 euro il chilo al consumo, con una scontistica che può arrivare fino a 5 euro il chilo sulla base dei quantitativi. Del resto, puntiamo a esaurire gran parte della nostra produzione durante le giornate di festa dedicate”.

La festa

Il modo migliore per degustare il Marrone di San Zeno Dop e scoprire le sue particolarità sarà quello di partecipare alla XX edizione della Festa del Marrone di San Zeno Dop e alla Festa delle castagne – Mostra Mercato dei marroni, che ha raggiunto il 51esimo anniversario. Fitto il programma degli appuntamenti che per tre fine settimana, il 21/22, 28/29/31 ottobre, 4/5 novembre 2023, darà ai partecipanti la possibilità di acquistare i marroni direttamente dai produttori in retine chiuse con apposito sigillo, degustarli arrosto o lessati oppure come ingrediente principale di piatti tipici accompagnati dalla birra alle castagne e dai vini locali. Non mancherà il minestrone di marroni, ricetta tradizionale a base di verdura, fagioli e marroni.

Coltivazione

Il Marrone di San Zeno Dop è prodotto su 200 ettari (1.000 ettari totali) in parte dei comuni di Brentino Belluno, Brenzone, Caprino Veronese, Costermano, Ferrara di Monte Baldo e San Zeno di Montagna. Nella comunità montana del Monte Baldo la castanicoltura ha rappresentato nei secoli passati una risorsa economica importante con i primi riferimenti storici sulla coltivazione del castagno che risalgono al Medioevo. È a partire dagli Anni Venti del secolo scorso che la coltura del castagno ha intrapreso la via di una produzione più razionale e attenta.

Il frutto e la raccolta

Il Marrone di San Zeno Dop si presenta con una forma ellissoidale e con una caratteristica buccia sottile, lucida e di colore marrone chiaro con striature più scure. Dopo la raccolta, che può essere a mano o con mezzi meccanici, i ricci sono accumulati per un periodo tra i dieci e quindici giorni così da permettere una leggera fermentazione che fa maturare il frutto e lo fa durare nel tempo (“ricciaia”). Un’altra tecnica di maturazione (“novena”) prevede l’inserimento dei marroni in un contenitore d’acqua per nove giorni, durante i quali avviene una leggera fermentazione che fa maturare i frutti come nella ricciaia. I marroni asciugati e calibrati vengono scelti e inseriti in apposite reti chiuse.

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