Frutta a guscio ed essiccata

Castagna del Monte Amiata Igp: annata di magra

Roberto Ulivieri: “Alla vigilia ci aspettavamo poco, ma la realtà è inferiore alle attese. La qualità invece è ottima”

Stagione magra per la Castagna del Monte Amiata Igp, così come sta avvenendo del resto nel comparto castanicolo di tutta Italia. A fare il punto della situazione con myfruit.it è lo stesso Roberto Ulivieri, presidente dell’Associazione per la valorizzazione della Castagna del Monte Amiata Igp.

“Alla vigilia – spiega Ulivieri – ci aspettavamo una produzione scarsa, ma non a questi livelli. Diversi ricci, durante il mese di settembre, sono di fatto spariti, per cui ci troviamo a che fare con un’annata dove andremo a raccogliere, in media, meno del 50% rispetto alla norma, con punte che supereranno anche il 70 per cento”.

Anche l’inizio della stagione è in ritardo. “Sono pochissimi – continua Ulivieri – coloro che hanno già cominciato a raccogliere. La campagna 2023 entrerà infatti nel vivo solo durante il prossimo fine settimana. Gli eventi meteo avversi della scorsa primavera, a conti fatti, hanno inciso pesantemente su questa situazione, posticipando appunto il momento della raccolta e, soprattutto, incidendo sulla produttività delle piante. Abbiamo subito anche qualche grandinata, che almeno ha colpito solo in qualche zona molto localizzata”.

La buona notizia arriva invece dalla qualità. “Proprio a causa dei numeri molto contenuti che avremo in termini di quintali – prosegue Ulivieri – il livello qualitativo sarà elevato, con calibri grossi e frutti che hanno beneficiato anche delle piogge dello scorso agosto”.

Fatte tutte queste premesse, le aspettative sul prezzo non mancano. “Non voglio fare previsioni – rileva Ulivieri – ma auspico senz’altro una netta differenza rispetto al 2022, quando partimmo con listini sugli 1,80 euro il chilo e poi scendemmo a 1,50”.

Sempre in termini di notizie positive in un’annata senz’altro complessa, si registra una leggera ripresa, nell’ultimo anno, degli aderenti all’Associazione per la valorizzazione della Castagna del Monte Amiata Igp. Lo testimonia lo stesso presidente, che ammette: “C’è un piccolo recupero nel numero degli aderenti, con 140 soci che hanno l’Igp e circa 200 iscritti all’associazione. Certo, la batosta che durante le precedenti stagioni ha dato il cinipide è stata un ostacolo alla crescita della nostra realtà”.

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