L’Abruzzo non è una delle principali regioni castanicole italiane, è circa a metà classifica, ma negli ultimi anni sta registrando una sorta di riscoperta di questo frutto, tanto che ci sono progetti per valorizzarlo ancora di più.
A parlarne è Sergio Natalia, presidente dell’associazione La Castagna Roscetta di Civitella Roveto (L’Aquila), esperto di marketing e coesione territoriale. “Il Comune di Canistro (L’Aquila) – spiega – si è aggiudicato un finanziamento regionale da 12mila euro per realizzare, su 1.000 metri quadrati, un vivaio sulla Castagna Roscetta, che permetterà a sua volta di attivare una convenzione con la scuola di agraria di Avezzano”.
Ma non solo. “Sempre Canistro – prosegue Natalia – è risultato tra gli enti aggiudicatari del Bando borghi indetto dal ministero del Turismo. Complessivamente saranno assegnati a questo Comune 1,2 milioni di euro, 300mila dei quali andranno a finanziare la realizzazione di un museo della castagna, prima esperienza in zona, e di una rete di Sentieri del castagno. Possiamo insomma intravedere, anche grazie a queste iniziative, una sorta di inversione di tendenza sul prodotto castagno, che per molto tempo è rimasto abbandonato”.
Quanto all’annata in corso, l’esperto aggiunge: “La fioritura è andata bene e ci aspettiamo una buona stagione, anche se è ancora molto presto per fare previsioni di questo tipo”.
C’è soddisfazione, comunque, per come è andato il 2022. “Lo scorso anno – conclude Sergio Natalia – la situazione è stata stranissima. Siamo partiti da una posizione decisamente svantaggiata, in quanto le temperature erano ancora molto alte nel periodo di raccolta. Proprio a fine campagna, tuttavia, siamo riusciti a recuperare, vendendo tutto il prodotto. E, quel che più importa, è che siamo riusciti a mantenere a un buon livello anche i prezzi, con una media di 5-6 euro il chilo. Raramente siamo scesi a 4 euro”.