Arrivano notizie molto positive sul fronte del “Marron Buono” di Marradi (Firenze), un particolare ecotipo del Marrone del Mugello Igp, particolarmente apprezzato per la dolcezza dei suoi frutti e per la grande versatilità in cucina. Seppure destinato prevalentemente a un consumo fresco, si adatta infatti molto bene anche a produrre farina e trasformati in genere.
A fare il punto della situazione per myfruit.it è Giovanni Felice, presidente dell’associazione Strada del Marrone del Mugello di Marradi e anch’egli castanicoltore, con un castagneto di 250 piante secolari.
“In linea generale è andata più che discretamente – spiega Felice – anche se quest’anno molto dipende dal singolo appezzamento. Personalmente, era dal 2010 che io non vedevo una produzione così buona, perché in questa decade ho dovuto affrontare prima il problema del cinipide, che ora si è molto attenuato, poi quello di una potatura drastica, che chiaramente ha comportato anche un calo di produttività”.
Se proprio bisogna trovare qualche cosa che non è stato ottimale, questo riguarda la pezzatura. “Il calibro è leggermente calato – prosegue Felice – a causa della siccità dei mesi estivi. Tuttavia, la qualità è stata eccezionale, con una produzione che si è attestata sui 10 quintali per ettaro, quindi anche più abbondante rispetto al 2020”.
Anche i prezzi sono stati soddisfacenti. “Siamo rimasti soddisfatti delle quotazioni – conferma Felice – nonostante non si siano discostate più di tanto rispetto a quelle degli ultimi anni”.