Si profila all’orizzonte una stagione difficile per la mandorla d’Avola, eccellenza di Sicilia. La conferma della criticità della situazione arriva direttamente da Corrado Bellia, direttore del Consorzio Mandorla d’Avola, che spiega: “La situazione non è facile sostanzialmente per due motivi. Il primo è di ordine meteorologico: il caldo anomalo che abbiamo registrato per diversi giorni, spesso oltre i 40 gradi e in maniera piuttosto continuativa, ha ritardato la maturazione, perché la pianta si stressa e non si apre bene il mallo”.
C’è poi un secondo motivo a preoccupare i produttori. “La seconda ragione per cui ci aspettiamo una stagione critica – prosegue Bellia – riguarda la situazione di difficile ripresa delle contrattazioni. C’è infatti ancora molta giacenza proveniente dal raccolto dello scorso anno”.
La raccolta, quindi, inizierà a fine luglio con molte incognite. Un altro timore, peraltro, viene direttamente dall’estero. “La Spagna e la California – avvisa Bellia – stanno invadendo anche i nostri mercati con prezzi molto bassi, assolutamente non sostenibili da parte nostra. E, per di più, è prevista una sovrapproduzione”.
Dunque, che fare? Qualcosa per cercare di migliorare la situazione, secondo il direttore del Consorzio Mandorla d’Avola, si potrebbe fare subito. “Dovremmo reagire come intero comparto della frutta in guscio, investendo in promozione parte di quei fondi che la Finanziaria 2021 ha messo a bilancio per il nostro settore”.