Un consumo moderato ma costante di noci e di olio extravergine di oliva può produrre diversi benefici per l’organismo. A evidenziarlo, in un articolo ad hoc, è il Corriere della Sera, che a sua volta cita lo studio spagnolo Predimed, condotto per cinque anni su circa 6.000 persone. “I partecipanti allo studio – riferisce il Corriere – sono stati suddivisi in tre gruppi: uno seguiva un’alimentazione di controllo a basso contenuto di grassi, gli altri due un regime di stampo mediterraneo «potenziato» da un ampio uso di olio d’oliva oppure di noci. All’inizio della sperimentazione il 67% dei partecipanti rientrava nei criteri per la diagnosi di sindrome metabolica, dopo 5 anni il 28% di chi aveva seguito le due tipologie di dieta mediterranea non presentava più i parametri tipici del problema. “L’introito calorico era identico nei tre diversi tipi di alimentazione: evidentemente l’azione positiva sulla sindrome metabolica dipende da differenze nei nutrienti introdotti, in particolare olio e noci”, spiegano gli autori”. Secondo gli autori della ricerca, per ottenere il massimo dalla frutta secca senza eccedere visto il suo alto contenuto calorico, la dose consigliata sono 30 grammi al giorno, di cui la metà noci. I grassi “buoni” di questo frutto contribuirebbero inoltre ad abbassare le probabilità di ictus e sarebbero utili per ridurre la crescita del tumore alla prostata.
Noci, un alleato per la sindrome metabolica
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