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Castagna, Campania in pole position nell’innovazione

Passa dalla Campania l’innovazione e la ricerca nel comparto della castagna. Questa regione, infatti, in cui tale coltura si estende su oltre 23.000 ettari, localizzati nelle province di Avellino (10.400), Salerno (7.951), Caserta (4.042), Benevento (515) e Napoli (140), si sta mostrando all’avanguardia nell’innovazione dei processi di cura e di sterilizzazione delle castagne. Tanto che su 96 progetti presentati nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, Misura 124, ben 14 riguardano proprio la castagna. Tra questi c’è “Otti.Ca.”, ovvero “ottimizzazione dei processi di conservazione di castagne fresche con tecnologie innovative in packaging biodegradabile”. A darne notizia è il quotidiano on line “Affari Italiani”, che spiega inoltre: “Tra gli aspetti che generano maggiore difficoltà commerciali del prodotto fresco vi è la breve durata di vita del prodotto. Le attività di innovazione e ricerca di cui necessita il settore sono legate anche all’allungamento della vita di scaffale… In campo, aziende ed università, ovvero il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno, la società cooperativa Acerno Frutta e la Ingino Spa. Per la prima volta al mondo viene sperimentata l’irradiazione con microonde per la sanificazione delle castagne. L’utilizzo delle microonde nel settore ortofrutticolo è una novità assoluta che in questi ultimi anni si sta sperimentando. L’utilizzo di sistemi fisici per la sanificazione dei prodotti e il prolungamento della shelf life sta trovando sempre più spazio perché sostituisce agenti “chimici” (prodotti fitosanitari) che non sempre garantiscono un buon livello di salubrità. La guida scientifica del progetto è affidata alla professoressa Marisa Di Matteo del DIIn – Unisa (Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno). “Con questo progetto – spiega la Di Matteo – possiamo eliminare i parassiti tramite il microonde. Queste tecniche innovative sono già state sperimentate, con successo, per altri prodotti ortofrutticoli. L’utilizzo di impianti che permettono irradiazione del prodotto con microonde potrebbe comportare un abbattimento simultaneo dei funghi e degli insetti, senza andare ad intaccare quelle che sono le caratteristiche del prodotto fresco. Possiamo così rispondere positivamente alle esigenze ed ai bisogni dei mercati esteri”.

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