Perché, in un territorio che ospita una delle aziende dolciarie più grandi del mondo (la Ferrero), non dovrebbe sorgere un museo del cioccolato? A chiederselo pubblicamente è stato in questi giorni, sugli organi locali di informazione di Alba, Mario Canova, consigliere comunale di Alba e presidente della Prima Commissione. “La storia insegna – rileva Canova – che in momenti di crisi economica, per cercare di dare uno slancio finanziario, bisogna investire in infrastrutture ed avere idee. È per questo motivo che mi permetto di lanciare un messaggio al mondo politico ed economico dell’albese, al fine di realizzare un edificio permanente che possa ospitare il Museo del cioccolato o “Palaciok”. Ebbene sì, ritengo che vista la presenza di una delle aziende dolciarie più importanti del mondo, se non la più importante, nella nostra città, e per avere una vocazione turistica sempre più accentuata, tale struttura possa essere un grande polo attrattivo per coloro i quali decidono di visitare il nostro territorio. Oltretutto le nostre colline, da sempre ricche di prodotti della terra, dal vino al tartufo, dalle nocciole alla frutta, ci danno la possibilità di abbinare il cioccolato con prodotti della natura, ovvero coniugare un prodotto dell industria con quello dell’agricoltura, dando vita a molteplici ed affascinanti combinazioni…I fondi per la realizzazione di tale struttura – spiega ancora Canova – possono essere ottenuti da una joint venture, ovvero un accordo tra più aziende/imprese locali…In definitiva, si riuscirebbe a realizzare un edificio di grande richiamo turistico laddove i costi di costruzione verrebbero assorbiti da imprese locali che ne avrebbero un grosso ritorno di immagine e di pubblicità”.
Alba, spunta l’idea di un museo del cioccolato
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