Per il comparto della frutta secca, il 2013 è iniziato con due tendenze molto chiare: un consistente aumento dell’export e un drastico calo dell’import. Questa, infatti, è la “fotografia” scattata da Fruitimprese (associazione di categoria indipendente che rappresenta gli imprenditori del settore ortofrutticolo) e relativa al periodo gennaio – febbraio 2013. In particolare, per quanto riguarda l’export, rispetto al medesimo periodo 2012 i quantitativi sono passati da 6.481 a 8.896 tonnellate, con incremento del 37,3% e un aumento in valore del 5,5%, dal momento che dai 36,8 milioni di euro dello scorso anno, si è passati a 38,8 milioni di euro. Di tutt’altro tenore è il fronte delle importazioni di frutta secca, che segnano decisamente il passo. Se infatti nel periodo gennaio – febbraio 2012 erano state importate 28.201 tonnellate, nello stesso periodo di quest’anno la bilancia si è fermata a 20.792 tonnellate, con un decremento del – 26,3%. Tuttavia, è significativo notare che il drastico crollo dell’import a livello quantitativo, è comunque coinciso con un sostanziale aumento dei prezzi, dal momento che il valore dello stesso import registra un deciso aumento rispetto al 2012: + 7%, ovvero da 104,2 milioni di euro a quasi 111,9 milioni di euro.
Frutta secca, decolla l’export e crolla l’import
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