I prezzi della nocciola italiana non sono particolarmente soddisfacenti, ma ottimi risultati in termini di guadagno sono stati invece ottenuti dalla Nocciola Piemonte IGP. E’ questo, in sintesi, quanto affermato da Coldiretti Piemonte, che nei giorni scorsi ha fatto il punto sulla campagna corilicola 2012/2013. “Non si sono replicate le ottime performance positive dello scorso anno”, spiega Coldiretti Piemonte. “Nonostante in molte aree produttive, in particolare Centro e Sud Italia si sia verificato un calo notevole dei quantitativi, la ripresa della produzione globale, per effetto soprattutto della Turchia, primo produttore mondiale (70% della produzione), il cui raccolto dovrebbe attestarsi tra le 750.000 e le 800.000 tonnellate, ha condizionato inevitabilmente le quotazioni di mercato. Il surplus di offerta, nonostante la riduzione dei volumi da parte dell’Italia, secondo produttore corilicolo mondiale, ma anche di Spagna e di USA, ha fatto sì che la Turchia, tornata alla piena produzione, abbia raggiunto quest’anno livelli record di esportazione, favoriti altresì dalla crescita generale dei consumi di nocciole. Secondo alcune stime l’export turco dovrebbe attestarsi intorno alle 189.000 tonnellate, quantità abbondantemente superiore rispetto allo scorso anno. A livello locale le quotazioni sono state nel complesso stabili per tutta la campagna di commercializzazione, attestandosi mediamente sui 5 €/punto resa, pari a 2,20 – 2,35 €/kg, con prezzi leggermente superiori per il prodotto marchiato. Nonostante i prezzi di mercato non siano stati particolarmente soddisfacenti, si sono invece avuti ottimi risultati per quanto riguarda la commercializzazione della Nocciola Piemonte IGP. Anche per questa campagna, si prevede di incrementare i quantitativi di prodotto marchiato IGP, superando abbondantemente le 4.100 tonnellate”.
Nocciola, prezzi poco soddisfacenti
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