La frutta secca cresce in valore ma cala in termini quantitativi, sia per chi fa export sia per chi si occupa di import. Questo è uno dei dati più evidenti che emerge dalle statistiche pubblicate da Fruitimprese riguardo alla commercializzazione di frutta secca nel periodo gennaio – novembre 2012. Rispetto all’analogo intervallo del 2011, l’export è diminuito del 9,8%, passando da 53.915 tonnellate a 48.634. Tuttavia, il valore del fatturato è cresciuto del 4%, passando da 235 a 244,5 milioni di euro. Un analogo discorso vale per l’import, dal momento che se dal gennaio al novembre 2011 le tonnellate di frutta secca importate erano state 164.719, l’anno scorso si sono fermate a 154.382, con un – 6,3%. Tuttavia, anche in questo caso il valore degli scambi commerciali è aumentato del 5,6% rispetto al 2011, passando da 580,7 a 613,3 milioni di euro. Sempre in questi giorni, la Coldiretti ha evidenziato il record storico per il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani, che nel 2012 ha raggiunto il massimo di sempre, ovvero 31,8 miliardi di euro.
Frutta secca, nell’import/export cresce il valore
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