Un po’ meno prodotto nel 2012 rispetto al 2011 e prezzo che si deve ancora assestare. Questa, in estrema sintesi, l’istantanea che Fabio Canova, titolare de La Gentile S.r.l., azienda di Cortemilia (CN) specializzata nella trasformazione di nocciole, ha scattato riguardo la situazione della Nocciola Piemonte IGP. “Rispetto al raccolto precedente – ha detto Canova – per quello appena avviato le informazioni di mercato riportano un quantitativo complessivo leggermente inferiore. Ciò è dovuto alla siccità verificatasi quest’estate che non ha permesso ai frutti, soprattutto a quelli più piccoli, di svilupparsi completamente. Tant’è vero che le prime statistiche effettuate sulle partite conferite ci dicono che il prodotto presenta soprattutto frutti di calibro medio-grosso, ma con alta percentuale di grinzo, che abbassa sensibilmente la resa rispetto al raccolto precedente”. E per quanto riguarda i prezzi Canova ha aggiunto: “Come ogni anno si è atteso il mercato di Castagnole delle Lanze (AT) per l’uscita dei primi prezzi. Ma anche quest’anno sono stati dei prezzi di pura fantasia; infatti ogni anno scaturiscono valori che non movimentano merce: talvolta perché troppo alti, talaltra troppo bassi, come quest’anno quando le prime offerte parlavano di 200-210 euro/quintale, situazione che ha innervosito i contadini i quali non hanno venduto il prodotto. Attualmente alcuni scambi si riescono ad effettuare attorno a 5,10 – 5,20 euro a “punto resa”. Sono però prezzi che non possono durare a lungo. In questo momento chi paga per prodotto trasformato questi prezzi sono quegli operatori che hanno finito la scorsa stagione con i magazzini vuoti e che hanno necessità di rifornirsi. La grande industria, che ha scorte di magazzino o altre fonti di approvvigionamento, ritiene che questi prezzi presentino uno spread troppo elevato rispetto a nocciole di altre qualità e quindi rimangono alla finestra”.
Nocciola Piemonte IGP; prezzi di pura fantasia
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