Una nuova ricerca scientifica mette in evidenza le virtù della frutta secca. Questa volta protagoniste sono le donne e in particolare la loro memoria. Una ricerca del Brigham and Women’s Hospital di Boston, diretta dalla dottoressa Olivia Okereke e pubblicata nei giorni scorsi su “Annals of Neurology”, ha infatti evidenziato che una dieta ricca di grassi monoinsaturi (presenti in abbondanza nella frutta secca e negli oli vegetali) a scapito di una dieta ricca di grassi saturi e transaturi (che si trovano ad esempio nelle carni rosse) favorisce le capacità cognitive e la memoria, almeno nelle donne. La ricerca è stata infatti condotta su circa 40.000 donne statunitensi età superiore ai 45 anni e uno studio più approfondito è stato svolto su 6.000 volontarie oltre i 65 anni. “Quello che abbiamo scoperto – ha commentato tra l’altro la Okereke – è che la quantità totale di grassi non ha importanza, ma ne ha il tipo di grasso. I nostri risultati hanno significative implicazioni per la salute pubblica. Sostituire il grasso buono al posto del grasso cattivo è una modifica abbastanza semplice nella dieta che potrebbe aiutare a prevenire il declino della memoria”.
La frutta secca giova alla memoria delle donne
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