Olio di pistacchio, un futuro nell’alimentare?

L’olio di pistacchio avrà un futuro nell’alimentare e nella cosmesi? I tempi per una sentenza definitiva sembrano ancora prematuri, ma già da alcuni anni qualche cosa di concreto si sta muovendo in questo senso, tanto che la Marullo S.p.A. di Bronte (CT), azienda leader nella lavorazione del pistacchio, ha già investito in questi ambiti raccogliendo diversi consensi. A confermarlo è la responsabile vendite dell’azienda, Agata Marullo, che ha spiegato: “L’olio di pistacchio per la cosmesi, e in particolare per il “ringiovanimento” della pelle, sarebbe un prodotto molto interessante, per l’elevato contenuto di antiossidanti, nettamente superiore a quello che si trova nell’olio di mandorla. Il problema rimangono i costi, dal momento che la differenza rispetto ad altri oli vegetali è assai sensibile. Tuttavia, abbiamo riscontrato l’interesse da parte di alcune case farmaceutiche e di cosmesi, avviando un progetto che ci auguriamo possa avere presto un riscontro concreto”. Per quanto riguarda invece l’alimentare, i lavori sono ancora più avanzati. Spiega ancora la Marullo: “Il nostro olio di pistacchio è già presente in Svizzera attraverso un’azienda che lo distribuisce in “private label” sotto forma di bottigliette con erogatore spray. E’ un prodotto ideale per la ristorazione di alta gamma, che ci auguriamo possa essere presto distribuito anche in Italia”.