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Paleari (Il Gigante). «I consumatori attenti alla presenza di un’offerta sostenibile»

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In questo momento è certamente premiante offrire prodotti che vanno incontro al grande tema della sostenibilità, a partire dall’ortofrutta. Ne parliamo con Cristian Paleari, coordinatore acquisti freschissimi e produzioni.

Tutela dei prodotti e dei produttori nazionali in tutti i settori merceologici, dalle carni all’ittico arrivando all’ortofrutta, valorizzando le tante eccellenze presenti all’interno del grande patrimonio agroalimentare italiano. È questo uno dei leitmotiv che animano la filosofia generale, e ancor di più quella degli assortimenti presenti nei reparti del fresco e freschissimo, dei punti vendita a insegna Il Gigante (Gruppo Selex) e che secondo Cristian Paleari, coordinatore acquisti freschissimi e produzioni, fa da sfondo anche al perseguimento di alcuni degli obiettivi legati al tema della sostenibilità, oggi molto dibattuti e fatti propri anche del mondo della moderna distribuzione.

«Sul fronte della sostenibilità ambientale, naturalmente, c’è grande attenzione anche da parte nostra al tema degli imballaggi – continua Paleari –. Stiamo inserendo prodotti in monomateriale, riciclabili e compostabile cercando, in generale, di far sì che abbiano un minimo impatto possibile un po’ in tutti i settori. Nel reparto pescheria, ad esempio, utilizziamo vaschette riciclabili al 100%». 

Ovviamente il tema è molto sentito anche all’interno di un reparto importante come quello dell’ortofrutta, sempre più centrale nelle politiche dell’insegna e al quale nei nuovi format e nelle nuove aperture viene dedicato sempre più spazio e attenzione.

«Abbiamo chiesto a tutti i fornitori dell’ortofrutta di rivedere tutto il packaging. A Pachino, in Sicilia, ad esempio, con i nostri fornitori di pomodori abbiamo dato un input preciso in questa direzione e stiamo lavorando solo con imballaggi in cartoncino e PLA. Stesso discorso nel caso degli agrumi, anche in questo caso lavoreremo con imballaggi che tendenzialmente sono compostabili e riciclabili».

IlGigante_TrezzanoSulNaviglio_Inaugurazione1Ma è in atto una reale domanda da parte dei consumatori nei confronti di prodotti sostenibili? «Una richiesta precisa da parte dei consumatori non c’è, però è presente una grande attenzione – spiega ancora Paleari –. Il tutto si traduce in una situazione per cui se diamo importanza concreta nelle nostre azioni a questi temi il consumatore se ne accorge e ti premia». Non è d’altronde semplice affrontare il tema della sostenibilità degli imballaggi in modo identico per tutte le categorie merceologiche. «Di imballaggi in PLA, ad esempio, non ce ne sono moltissimi a disposizione e comunque in questo momento hanno un costo quasi proibitivo se li si utilizza in alcune merceologie, come ad esempio nel caso degli ortaggi, mentre in altri casi possono avere una loro logica. Noi con la nostra centrale Selex, comunque, stiamo lavorando anche sull’utilizzo dell’imballaggio Attivo ideato dal Consorzio Bestack e, in generale, siamo attenti a 360 gradi a questo tema, che affrontiamo anche utilizzando le cassette a sponde abbattibili del sistema CPR System».

Sostenibilità significa anche biologico, una categoria in crescita anche all’interno dei punti vendita de Il Gigante che oggi conta oltre 60 centri commerciali, ipermercati, supermercati di prossimità e negozi in franchising tra Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. «Per noi il biologico è certamente una priorità, tanto che la maggior parte dei nostri negozi è certificata per la vendita di prodotti confezionati direttamente nel punto vendita. Oltretutto abbiamo esteso la certificazione ai superfreschi, come nel caso della pescheria dove lavoriamo branzini biologici. Ma questo vale anche per i laboratori della panetteria e la salumeria». 

Ma gusto, bontà e sostenibilità possono coesistere insieme? «Sì, questo è possibile soprattutto se si riesce a lavorare con i prodotti nazionali e locali. Nell’ortofrutta, ad esempio, noi diamo sempre priorità al prodotto nazionale, anche se ovviamente quando non è presente ci rivolgiamo anche a quello all’estero, ma ricerchiamo anche in questo caso sempre prodotti molto controllati».

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