Focus GDO

Romagnoli, al top con le novelle siciliane

Per il futuro l’azienda continua a spingere su un cambiamento culturale fondato su innovazione, qualità e comunicazione trasparente

Iniziato in sordina verso la fine del mese di marzo, il mercato delle patate novelle siciliane ha mantenuto le promesse e le attese, registrando un importante crescita sia in termini di quote di mercato, sia in termini di rese.

“Le patate novelle siciliane hanno dimostrato di essere un prodotto che il mercato, e quindi il consumatore, apprezza molto – dice a myfruit.it Roberto Chiesa, direttore commerciale di Romagnoli F.lli – La campagna 2024 si sta caratterizzando per l’elevato livello qualitativo poiché la mitezza del clima autunno-invernale ha permesso un ottimale livello di maturazione dei tuberi. Pertanto, abbiamo offerto al mercato un prodotto di elevata qualità, completamente abbucciato e con un’ottima shelf-life”.

Il mercato ha assorbito gradualmente e con continuità il prodotto messo a disposizione, con quotazioni superiori alla campagna 2023, stabili e di grande soddisfazione per il produttore, che hanno permesso un equilibrato posizionamento di prezzo fronte consumatore.

“Nonostante la maggiore superficie coltivata nel 2024 (+10% sul 2023), pensiamo che le raccolte possano terminare entro la fine di maggio, con un anticipo di 10-15 giorni rispetto alla norma – aggiunge Chiesa – Questo perché, se da una parte il clima mite ha favorito l’ottima qualità del prodotto, dall’altra parte i lunghi periodi di siccità hanno impattato negativamente sulle rese produttive. Rese che sono dunque in linea con quelle del 2023 e, quindi, inferiori di circa il 10-15% rispetto alle medie dell’areale”.

Oltre 60mila tonnellate di patate commercializzate ogni anno, l’azienda Romagnoli F.lli è tra le principali realtà italiane attive nel settore ortofrutticolo, nel comparto pataticolo, in cui vanta un’offerta tra le più complete e innovative: patate da seme, da consumo, da agricoltura biologica e trasformate di IV e V gamma. Cipolle e altri ortofrutticoli freschi completano la gamma dei prodotti.

“In uno scenario di generalizzato calo dei consumi, la sfida è sapere restituire al consumatore i processi di innovazione varietale e ricerca che hanno luogo in fase di pianificazione della produzione, cioè quando vengono intercettate le sue esigenze e aspettative, al fine di non disattendere la promessa di bontà e qualità”, commenta l’Ad, Giulio Romagnoli. Per operare al massimo livello di efficienza, la filiera avrà sempre più bisogno di un approccio sinergico, che valorizzi a pieno il contributo di tutti gli attori”.

La nuova cultura agroalimentare

L’auspicio comune è dunque di una cultura agroalimentare fondata su innovazione varietale, qualità e comunicazione trasparente nei punti di vendita. Ancora troppo spesso vengono offerte al consumatore proposte assortimentali con importanti omissioni in termini di tracciabilità, origine e varietà. Omissioni che generano disinformazione nel consumatore, che non porta alcun vantaggio al settore.

Romagnoli ha avviato da anni un percorso di crescita e autovalutazione nel segno della sostenibilità, adottando il rating Esg come strumento di misurazione imprescindibile rispetto alle proprie scelte di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

“L’obiettivo comune della filiera dovrà essere quello di implementare il ricorso a questo standard, richiesto finora solo ai grandi gruppi quotati, assumendolo come criterio di selezione di partner e fornitori nella Gdo e, per estensione, sul mercato. Un cambiamento culturale – conclude Romagnoli – cui non è possibile sottrarsi per garantire un futuro al settore agroalimentare”.

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