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Fruit logistica, l’ortofrutta italiana protagonista

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Autore Redazione

Complessiva soddisfazione per l’edizione 2023 della kermesse tedesca

Anche per l’edizione 2023 di Fruit Logistica, ortofrutta italiana è stata al centro della scena di una delle manifestazioni fieristiche più importanti.

Asso Fruit Italia: “Voglia di rilancio e progetti ambiziosi”

“Un messaggio di fiducia e voglia di riprendere quel flusso che il periodo della pandemia ha ostacolato. L’ortofrutta italiana vuole esserci, non è un caso che il nostro Paese sia, numeri alla mano, quello più presente in fiera a Berlino”. Così Andrea Badursi, presidente di Asso Fruit Italia.

Che ha aggiunto: “La tre giorni ci ha visti impegnati in diverse azioni, abbiamo iniziato con gli incontri istituzionali, poi ampio spazio ai partner con i quali condividiamo iniziative di promozione , valorizzazione e educazione alimentare nel corso dell’anno, attività diventate un appuntamento atteso e riconosciuto per il suo valore come nel caso del Fruit&Salad on the Beach”.

E, ancora: “Come di consueto, Berlino è il momento per rinsaldare i rapporti b2b e avviarne nuovi con player autorevoli”.

Infine, Andrea Badursi ha sottolineato: “Da parte dei produttori italiani c’è molta fiducia, sebbene la consapevolezza verso quelle che sono le difficoltà dell’ortofrutta siano note. Occorre recuperare molte postazioni, proseguire con gli investimenti in agricoltura, ampliare gli spazi per la progettazione e far sì che la ricerca coinvolga sempre più aziende, Organizzazioni di produttori, Università e centri di ricerca, come è emerso anche in occasione dell’incontro dedicato all’Uva da tavola svoltosi martedì e che ci ha visti protagonisti con l’Aop Arcadia a cui Asso Fruit Italia è associata”.

Al meeting dedicato all’uva da tavola hanno partecipato Giuditta Signorella, agronomo e responsabile ufficio tecnico Aop Arcadia, Costantino Pirolo, agronomo responsabile scientifico Rete Italian Club Variety, Giovanni Stampi, Stea.

Le conclusioni sono state affidate a Emilia Piemontese, direttore generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata.

Salvatore Pecchia, responsabile della progettazione per l’Aop Arcadia, ha aggiunto: “Con il governatore della Basilicata, Vito Bardi, Emilia Piemontese, direttore generale dipartimento Agricoltura Regione Basilicata, le altre organizzazioni di produttori lucane presenti e gli agronomi, abbiamo affrontato il tema Igp legato alla fragola coltivata in Basilicata. Il progetto vede coinvolti più partner, sia pubblici che privati. Si tratta di un percorso ambizioso, che richiede i suoi tempi e che ora riteniamo sia nella fase di maturazione. La fragola, come ribadito più volte qui a Berlino, è la produzione d’eccellenza che siamo sicuri aprirà le porte ad altre iniziative che vedranno protagoniste altre colture di pregio, anch’esse testimonial accreditate della Basilicata in Italia e in Europa”.

A far visita allo stand della Basilicata Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario di stato del ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il quale ha ribadito che a Berlino “si respira l’italianità, che significa eccellenza”. E che da parte del Governo, “c’è e ci sarà massimo supporto affinché questa energia sia valorizzata”.

Le Clementine di Calabria Igp sempre più internazionali

Il Consorzio di tutela delle Clementine di Calabria Igp si è presentato da protagonista a Berlino.

A illustrare in questi giorni le caratteristiche qualitative di un frutto che non teme confronti al mondo per qualità e gusto, oltre a presentare agli operatori del settore la strategia programmata dal Consorzio per promuovere le innovazioni e la varietà d’uso del prodotto, è l’imprenditrice agricola Anita Minisci, presente a Berlino in funzione del suo ruolo di membro del cda del Consorzio di tutela delle Clementine di Calabria Igp.

Anita Minisci del Consorzio di tutela delle Clementine di Calabria Igp

“La nostra presenza a questa edizione – commenta Minisci – serve a scoprire quali strategie e quali tipologie di prodotti promuovono i nostri competitors, ma soprattutto a evidenziare l’ottimo lavoro dei produttori aderenti al Consorzio e a ribadire che, oltre a essere la prima filiera ortofrutticola della Calabria, nel bacino del Mediterraneo le nostre realtà produttive e il nostro prodotto rappresentano un’eccellenza e un vanto per l’Italia. Ma a noi non basta fermarci a questa posizione di riferimento. E’ per questo che abbiamo scelto di confrontarci con il resto del mondo nell’occasione di questa fiera internazionale, per capire quali sono gli scenari attuali e quali saranno quelli futuri”.

A Minisci fa eco il presidente dell’ente di tutela, Giorgio Salimbeni, che ribadisce la necessità di dare maggiore forza al Consorzio per la valorizzazione di un prodotto che può affermare senza ombra di smentita di essere un’eccellenza singolare nel suo genere.

“Serve subito creare una rete di relazioni e collaborazioni a 360 gradi – aggiunge Salimbeni – partendo dallo sviluppo di un canale di commercializzazione organico che aiuti a far crescere l’economia di tutti gli operatori del Consorzio. Sulle clementine il Consorzio ha un monopolio produttivo ma, paradossalmente, anche un oligopolio competitivo che limita le capacità di remunerazione di tutti, con la conseguenza che rischiamo di avere più una concorrenza interna che esterna da contrastare. Il Consorzio registra oltre un centinaio di operatori, che stanno da anni sul mercato ma che, per ovvie necessità aziendali, si trovano ad operare da antagonisti. Il cda, consapevole della forza che può esprimere un organismo associativo fortemente rappresentativo, sta cercando di costruire uno schema unitario capace di valorizzare al meglio il prodotto e l’interesse degli operatori, viste soprattutto le importazioni da altri Paesi e una politica del prezzo di vendita che non rispecchia né il giusto riconoscimento per gli operatori né il giusto posizionamento sul mercato per la qualità espressa dal frutto”.

Rispetto alle produzioni dei Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, si raccolgono circa 2 milioni di tonnellate di prodotto di Clementine di Calabria Igp.

Si tratta di un frutto molto buono, apprezzato dai consumatori nazionali e internazionali, grazie al livello qualitativo e organolettico, particolarmente riconoscibile al gusto.

La Igp Clementine di Calabria – conclude Anita Minisci – ci permette di essere molto competitivi e di poter soddisfare quella crescente nicchia di mercato costituita dai consumatori che scelgono la qualità. La nostra missione qui a Berlino è quella di sottolineare l’azione di tutela, valorizzazione e promozione del prodotto da parte del Consorzio. Si parte dalla tutela, perché un prodotto di alta qualità dev’essere innanzitutto protetto: aspetto su cui stiamo lavorando tantissimo, specie sul rinnovo del disciplinare che ci consente di inserire regole importanti per garantire ai nostri consumatori un livello qualitativo sempre maggiore. Poi abbiamo l’attività di valorizzazione e promozione, che è quella che stiamo utilizzando per poter migliorare la nostra performance sui mercati nazionali e internazionali. Siamo a Berlino per presentare un Consorzio che contiene al suo interno 128 soci tra produttori e confezionatori e una produzione molto estesa. È importante essere qui e usare bene lo strumento della promozione perché bisogna raccontare al mondo che una filiera controllata e qualitativamente elevata come la nostra potrà presto raggiungere uno standard di alto livello, grazie ad un’organizzazione ben strutturata”.

Terra Orti incontra le istituzioni

Fruit Logistica è diventata per Terra Orti l’opportunità per seminare concretezza e ha fornito solide basi per costruire cambiamenti positivi nelle politiche di settore.

Emilio Ferrara, Patrizio Giacomo La Pietra e Alfonso Esposito

Nel Italian Fruit Village sono stati creati spazi innovativi dedicati alla valorizzazione gastronomica dei prodotti degli associati Terra Orti. Particolarmente apprezzati i due healthy hour di Terra Orti, uno dedicato al cavolfiore, un altro ai piccoli frutti. Le iniziative sono diventate un momento di racconto del prodotto, con il supporto dei produttori o dei tecnici di settore, e l’occasione per degustare ricette inedite e ricche di suggestioni di recupero della semplicità, salute e gusto.

Lo stand della Organizzazione produttori, inoltre, si è fatto notare per il suo Terra Orti Bistrot, per le exhibition visive dei prodotti, per essere il quartier generale del giornalista enogastronomico Gioacchino Bonsignore del TG5 pronto ad intervistare i produttori, a raccogliere suggestioni, immagini e contenuti per i suoi meravigliosi servizi televisivi.

Alle postazioni di Terra Orti si sono avvicendati nei giorni della fiera berlinese, esponenti politici di rilievo. Tutti gli esponenti istituzionali si sono soffermati, tra una degustazione, una riunione e un saluto, ad approfondire la conoscenza della Organizzazione produttori Terra Orti, considerata ormai una realtà di rilievo nel settore ortofrutticolo in Italia, hanno parlato con i produttori presenti alla stand, con il presidente Alfonso Esposito e il direttore Emilio Ferrara.

“Le numerose presenze istituzionali ci hanno onorato e confortato per il futuro del nostro settore che ravvisa diverse criticità incombenti- ha dichiarato il presidente di Terra Orti Alfonso Esposito – ringrazio personalmente tutti soprattutto per gli impegni assunti di apertura e continuità ai tavoli tecnici sulle tematiche più urgenti per il settore ortofrutticolo italiano”.

Terra Orti ha in programma per il 2023 diversi appuntamenti fieristici di valore nell’ambito dell’Italian Fruit Village con il Consorzio Edamus: il prossimo sarà il Biofach a Norimberga tra il 14 e il 17 Febbraio, con la linea Terra Orti Bio, al Cibus Connecting Italy a Parma il 28 e 29 marzo, e a seguire, tra il 26 e il 28 Maggio attendiamo tutti a Capaccio – Paestum al Salone della Dieta Mediterranea.

“Futuro e tanta voglia di fragole”: positiva l’esperienza di Terre della Luce al Fruit Logistica di Berlino

A Berlino per il quinto anno, la cosa che abbiamo registrato è la parvenza di un ritorno alla normalità dopo gli anni precedenti segnati dalla pandemia e dall’incertezza”, così Alberto Devincenzis, responsabile commerciale dell’Organizzazione di produttori con sede a Policoro, ha commentato la tre giorni al Fruit Logistica di Berlino.

“Ci dà fiducia il fatto che il comparto si stia riprendendo e come Op non possiamo far altro che accogliere con fiducia il trend che gradualmente si sta reindirizzando sui binari giusti. La nostra presenza nella kermesse dedicato all’ortofrutta più importante d’Europa testimonia l’intenzione di esserci, di proseguire con i percorsi avviati e che anche le difficoltà dei tre anni passati non hanno inibito”.

Alberto Devincenzis, nel riferirsi ai contatti istituzionali avuti con la Regione Basilicata e il governatore Vito Bardi, a proposito del progetto Igp collegato alla fragola coltivata nel Metapontino, in Basilicata, ha detto: “Abbiamo intensificato e rafforzato i rapporti con la Regione e rispetto al progetto Igp abbiamo quasi concluso l’iter. Con il presidente Bardi abbiamo concordato le future attività di marketing, promozione e comunicazione, da mettere in campo dopo l’ottenimento dell’Igp. Fra i punti di forza del progetto Igp c’è sicuramente quello di rafforzare sempre più il legame fra territorio e quella che è la sua produzione ortofrutticola d’eccellenza, ovvero la fragola“.

Graziana Suriano, executive sales manager dell’Op Terre della Luce, ha aggiunto: “Numerosi i contatti con buyers italiani che riconoscono nella fragola prodotta nel Metapontino le peculiarità del prodotto premium: ottimo sapore, colore rosso brillante, la caratteristica forma conica e shelf life ottima. Tutte peculiarità che le fragole coltivate dai nostri associati hanno”.

Suriano ha poi aggiunto: “Molto interesse abbiamo ricevuto anche da possibili buyer esteri che hanno potuto apprezzare le qualità delle nostre fragole offerte in fiera”.

Per il Mof bilancio più che positivo: lo stand è stato tra in più visitati della fiera

Il lavoro da fare è tanto, ma possiamo guardare con ottimismo al futuro”. Così Enzo Addessi, amministratore delegato del Mof, al termine della tre giorni di Fruit Logistica, la manifestazione punto di riferimento mondiale per il settore dell’ortofrutta, in cui Centro agroalimentare all’ingrosso di Fondi ha giocato un ruolo da protagonista.

“Abbiamo rinnovato la comunione di intenti con il sistema dei mercati – prosegue l’ad – e possiamo affermare di aver sentito la vicinanza della politica, con la visita del di Stato del Masaf Patrizio Giacomo La Pietra e l’attenzione che ci hanno riservato i candidati alla presidenza della Regione”.

“Aver organizzato eventi in cui si è discusso di temi centrali per il futuro del settore – spiega il presidente di Mof, Bernardino Quattrociocchi – è per noi motivo di orgoglio. Aver costruito occasioni di nel nostro spazio espositivo insieme a personalità come Massimo Pallottini, presidente di Italmercati e Valentino di Pisa, presidente di Fedagro rafforza quello che i numeri già certificano, la centralità del Mof nel sistema agroalimentare italiano. La proposta di istituzionalizzare e esportare a livello nazionale il nostro modello di collaborazione con la Camera di Commercio Frosinone-Latina, avanzata dal presidente Giovanni Acampora, ci dà fiducia nel proseguire nella strategia di sviluppo avviata di cui la partecipazione a un evento come quello berlinese è parte integrante”.

Fruit Logistica è stata occasione anche di mostrare prodotti e aziende di eccellenza, grazie alla partecipazione di realtà come Agrofondi, Aop Csc Lazio, Eureka, Forcina Marco, Magliozzi, Silvana Frutta, Vaccaro.
Non a caso il nostro lo stand del Mof è stato tra i più visitati dell’intera fiera. Questo grazie a un allestimento di assoluto livello e a un’organizzazione impeccabile. Il claim del Mof è “Dal cuore dell’Italia il frutto di una passione comune”. Alla luce della risposta ottenuta in termini numerici e di feedback positivi tutti questi elementi, che caratterizzano il lavoro quotidiano del Centro agroalimentare all’ingrosso di Fondi, sono arrivati ai visitatori.
“Oltre ad aver discusso e suscitato dibattito su temi centrali per l’intero comparto – conclude il direttore di Mof, Roberto Sepe – il nostro stand per tre giorni è stato luogo di costruzione di nuovi canali e partnership b2b per l’intero Mof. Ad attrarre l’attenzione anche le degustazioni preparate dallo chef Fausto Ferrante, che ringraziamo per aver dato lustro alle nostre eccellenze”.

Fonte: Asso Fruit Italia – Consorzio di tutela Clementine di Calabria Igp  – Terra Orti – Op Terre della Luce – Mof

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