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Interpera 2022: verso un futuro più luminoso

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Autore Redazione

Si è conclusa la 13esima edizione del congresso internazionale, dopo un fitto programma di tre giorni a Rotterdam nei Paesi Bassi

Ammettiamolo, la situazione attuale del settore della produzione di pere è complessa. I dati sui raccolti sono disturbati, i consumi sono in calo, le esportazioni sono limitate dalla politica e dalla guerra, il clima sta cambiando e, di conseguenza, i costi sono alle stelle.

Dal 2008, Interpera aggiorna i produttori europei di pere e l’industria sul mercato e sulle tendenze in tempi buoni e in tempi difficili. Quest’anno le sfide sono chiaramente numerose, quindi questo è stato un motivo in più per gli operatori del settore della pera per riunirsi, condividere esperienze e valutare insieme le soluzioni. Tale missione è stata il motto di Interpera fin dall’inizio.

Dopo una giornata di visite tecniche presso ai coltivatori e alla stazione di ricerca di Randwijk, la giornata della conferenza Interpera ha esposto la situazione del mercato e le previsioni del raccolto estivo delle pere in una tavola rotonda di esperti di produzione provenienti da sei Paesi europei (Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio e Paesi Bassi).

(Credits: rolfvankoppenfotografie)

Sane “pearspectives” in un mondo turbolento

Il presente e il futuro della pericoltura potrebbero non sembrare così brillanti, tuttavia le presentazioni delle conferenze Interpera del 29 giugno mirava a guidare i produttori verso un pensiero positivo. L’idea era quella di fornire alternative possibili, per dare sane “pearspectives” in un mondo turbolento. Ad esempio, al pubblico è stato mostrato come la produzione italiana si stia riorganizzando e stia affrontando le sfide del mercato. Altri punti evidenziati sono stati l’uso dei dati e l’agricoltura di precisione, le soluzioni per combattere la cimice e le tendenze dei consumatori.

Quest’anno Areflh e DPA sono stati i co-organizzatori di Interpera. Richard Schouten, direttore di DPA, ha espresso il suo orgoglio di ospitare l’evento per la prima volta nei Paesi Bassi e di accogliere i partecipanti provenienti da almeno 14 nazioni dal tutto il mondo: “Un tale mix di persone dimostra che c’è un futuro in crescita nella coltivazione delle pere, stiamo raggiungendo un numero sempre crescente di parti interessate”.

Infine, il consiglio conclusivo per il pubblico è stato non solo di riconnettersi con i consumatori, di essere consapevoli del loro comportamento, ma anche di “pensare fuori dagli schemi” innovando in modi creativo il consumo inedito della pera.

Fonte: Interpera

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