E’andato in scena stamattina, in versione digital, The China Day, l’evento di ouverture di Macfrut, il quale aprirà fisicamente i battenti domani 7 settembre al Rimini Expo Center. Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, dando avvio ai lavori del “China-Europe fruit and vegetable business seminar” ha esordito: “Siamo molto onorati di questa collaborazione. Personalmente conosco bene le enormi potenzialità della Cina, sia come produttore di ortofrutta, sia come mercato di sbocco. E’ interesse comune favorire lo sviluppo degli scambi tra Oriente ed Europa”.
Il nord-est Italia come hub logistico
“Le regioni del nord-est Italia – ha proseguito il presidente – sono la piattaforma ideale per gli scambi tra Cina e Unione europea. Con il passaggio dal Canale di Suez e l’arrivo della merce al porto di Ravenna e al Mercato ortofrutticolo di Padova si ridurrebbero i tempi di smistamento della merce nei paesi europei che non hanno sbocchi sul mare, il che è fondamentale per i prodotti deperibili come l’ortofrutta”.
“Il nostro porto – ha commentato Daniele Rossi, presidente del Porto Ravenna – ha relazioni con la Cina da molti anni e alcune aziende cinesi sono insediate da noi con strutture e persone. Ravenna è il porto di riferimento del centro-nord Italia per l’agroalimentare e sta affrontando un piano di espansione per ammodernare gli impianti, realizzare nuove banchine e approfondire i fondali fino a 14,5 metri. Nei prossimi quattro anni investiremo circa un miliardo per fare del porto l’hub commerciale più importante dell’Adriatico”.
“Il nostro è uno dei mercati più grandi d’Italia – ha aggiunto Maurizio Saia, presidente Mercato ortofrutticolo di Padova – Il primo per import-export con i paesi dell’Est, Sudafrica, Sudamerica. Il fatturato è di 400 milioni, cifra che ha subito una flessione per l’interruzione dei rapporti con la Russia compensata però dall’ampliato con Nord ed Est Europa e Balcani. Siamo a pochi chilometri da Venezia e qualcuno in più da Ravenna, ci proponiamo come hub strategico per la Cina”.
“Invito tutti a visitare gli stand del padiglione di Macfrut dedicato alla Cina per conoscere la varietà ortofrutticola – ha continuato Piraccini – Sono sei le categorie presentate (pere, agrumi, mele, pomodori, funghi edibili, peperoni e aglio), 40 i prodotti, di cui alcuni ancora poco conosciuti in Europa”.
La Cina è produttore e importatore
Guang Defu, ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese presso le Nazioni Unite, è entrato nel merito del potenziale del paese asiatico, sia come esportatore, sia come importatore: “Nel 2020, in Cina, sono state prodotte 750 milioni tonnellate di ortaggi e 290 milioni di frutta. Sempre nel 2020 la Cina ha importato 6,73 milioni di tonnellate di frutta e 466mila di verdura. Il valore dell’import-export ha superato 35 miliardi di dollari, mentre il commercio di ortofrutta Cina-Europa ha quasi raggiunto i 2 miliardi di dollari. Macfrut rappresenta una grande opportunità di scambio tra Europa e Cina nell’ottica di una reciproca cooperazione”.
Giampaolo Bruno, direttore ufficio di Ice a Pechino, ha invece posto l’attenzione sui numeri in crescita: “Nel 2020 la Cina è stato il quinto esportatore mondiale di frutta per un valore di 16,7 miliardi dollari, di cui quasi il 5% verso l’Unione europea. A livello globale è stato il terzo importatore, per 14 miliardi di dollari, meno dell’1% dall’Ue. Nei primi 7 mesi 2021 le esportazioni cinesi sono cresciute del 4%, le importazioni del +33,8 per cento. Queste ultime sono in rapido aumento per la solida crescita economica del paese, che ha portato a un innalzamento del reddito delle famiglie”.
Cresce il commercio di ortofrutta tra Cina e italia
“I nostri popoli hanno un antico legame di amicizia, basti pensare all’antica via della seta – ha richiamato Ma Hongtao, direttore generale Atpc (Agricultural trade promotion center) – Oggi i paesi sono ancora più vicini, tanto che, il commercio di ortofrutta tra Cina e Italia, malgrado la pandemia, è cresciuto +1,2%, per arrivare a quasi 1,3 miliardi di dollari. Il commercio bilaterale di frutta ha raggiunto 200 milioni di dollari, quello di verdura quasi 50milioni di dollari”.
Hongtao ha inviato l’Italia a lavorare insieme per sviluppare la linea ferroviaria Cina-Europe Railway Express e per sviluppare il processo di digitalizzazione.
Il China Italy Fresh Summit
Nella seconda parte della mattinata è stata la volta del China Italy Fresh Summit, un focus sulle tendenze e le prospettive del commercio ortofrutticolo Italia-Cina. In questo contesto Luca Mari, Cso Italy, ha presentato il progetto “The European Art of Test”, il quale coinvolge Jingold, Origine Group, Cico Mazzoni, Ceradini, Conserve Italia, Join fruit, Orafrizer, RK Growers e rappresenta un punto di incontro tra i principali produttori di ortofrutta fresca e trasformata: “Si tratta di un gruppo di aziende moderne ed efficienti coinvolte in iniziative tese a informare i consumatori asiatici, in particolare di Cina, Giappone e Taiwan circa le caratteristiche qualitative dell’ortofrutta europea. Allo scopo sono stati stanziati 3,7 milioni di euro“.