Cresce l’attenzione per la qualità delle drupacee da parte dei consumatori e della Gdo, anche e soprattutto in stagioni difficili, se non disastrose, come quella di quest’anno. “La necessità di controllare i prodotti, unitamente al bisogno di automazione per ottimizzare la redditività e aumentare l’efficienza – sintetizza Massimiliano Severi, Area sales manager di Aweta – fanno sì che la filiera si orienti verso tecnologie in grado di svelare la qualità interna ed esterna dei frutti. Nonostante la stagione di pesche, albicocche e nettarine sia stata messa a dura prova dalle gelate primaverili, il che ha causato innegabili danni economici lungo tutta la filiera, non sorprende, quindi, il crescente interesse per le nostre linee“.
Aweta, un gruppo di respiro internazionale
La sede principale di Aweta è in Olanda, ma il gruppo internazionale specializzato in macchinari per la selezione e il confezionamento di prodotti ortofrutticoli ha stabilimenti produttivi e commerciali anche in Italia, Usa, Francia, Russia, Polonia, Corea, Cile e Messico. La sede italiana di Pievesestina di Cesena si occupa della progettazione e realizzazione degli impianti di lavorazione di frutta, oltre alla vendita e all’assistenza in Italia, Cile e nel bacino mediterraneo.
La ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia del Gruppo abbraccia diversi ambiti: selezione, qualità, smistamento confezioni, robotica e tracciabilità.
La qualità premia la filiera
“La qualità è un elemento cruciale per tutta la filiera – sottolinea il manager – Ecco perché, anche in annate difficili dal punto di vista produttivo, notiamo un crescente interesse per le nostre macchine che consentono anche di misurare la qualità esterna e interna de frutti, ottenendo lotti di prodotti omogenei”.
La tecnologia ad hoc per le drupacee
Aweta propone una vasta gamma di calibratrici in combinata con sensori per la selezione di qualità esterna ed interna dei frutti. “Per gli stone fruit raccomandiamo la calibratrice Rollerstar – racconta Severi – La quale prevede un’alimentazione a nastri divergenti e tendicatena automatici. Il suo punto di forza è senza dubbio l’estrema delicatezza“.
Quanto alla tecnologia specifica per verificare la qualità interna dei frutti, fiore all’occhiello di Aweta è Inscan (Internal quality sensor), il quale rileva in modo non distruttivo le caratteristiche interne del frutto, quali danni fisiologici, il grado di maturazione, il marciume interno. Per la qualità esterna delle drupacee, invece, la tecnologia di punta è Ultravision che, fondandosi sulla tecnologia multispettrale e grazie a telecamere ad alta definizione, rileva le imperfezioni della buccia, dunque colpi di sole, cicatrici, marciume esterno, nocciolo spaccato e danni meccanici.
“Per la frutta a nocciolo vantiamo un pacchetto di soluzioni adatte a un’ampia gamma di prodotti di ogni dimensione, grazie anche a un’approfondita conoscenza delle caratteristiche specifiche di ogni varietà – conclude il manager – Siamo convinti che l’attenzione verso la qualità dei prodotti sia destinata a crescere ancora. Per tale motivo offriamo sistemi personalizzati e versatili, adatti alle diverse esigenze del mondo produttivo e distributivo”.