All’ultima edizione di Interpoma non poteva mancare anche Apot, l’Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini che rappresenta i consorzi “Melinda”, “La Trentina” e “Valli Trentine”, con 6.294 soci produttori in 8.961 ettari di meleti, attraverso un sistema che occupa negli stabilimenti 1.400 lavoratori.
All’apertura della Fiera è intervenuto il presidente Ennio Magnani, con un suo breve commento: “Come Apot abbiamo creduto in questa fiera specializzata sin dall’inizio, nel 1998. Solo qui si ritrovano i più importanti operatori del nostro comparto; quest’anno siamo stati coinvolti nelle discussioni relative a tutto il settore della mela italiana insieme a relatori di livello internazionale, sicuramente un segno che accresce le responsabilità verso i nostri associati. Tutto questo si risolve in un costante impegno per ampliare e consolidare il sistema delle collaborazioni, in particolare con una logica di ‘distretto frutticolo regionale’, strada obbligata per consolidare la competitività delle nostre aziende”.
In una nota Apot giudica ottima l’affluenza al proprio stand durante tutti i tre giorni di manifestazione; “uno spazio allestito per rappresentare il Trentino condiviso con le altre due importanti istituzioni del territorio, la Fondazione Edmund Mach e il Consorzio Innovazione Frutta di San Michele all’Adige.
“La presenza coesa di tre soggetti attivi come APOT, FEM e CIF è oggi la base del sistema frutticolo trentino – ha sottolineato a fine evento Alessandro Dalpiaz, direttore di Apot – “un sistema capace di analizzare la produzione e la commercializzazione del nostro prodotto – compito che spetta ad Apot – , affrontare ricerca e offrire consulenza tecnica (ciò che fa FEM) e studiare le innovazione varietali (obiettivo di CIF)”.