Eventi e Fiere

Interpoma. Mur: “Mai così tanti espositori come quest’anno”

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Internazionalizzazione e innovazione. Sono i due punti cardine intorno ai quali ruota l’edizione 2016 di Interpoma di Bolzano. Ce ne parla il direttore Thomas Mur

Sarà un’edizione da tutto esaurito, a partire dal numero degli espositori, certamente più di 450. Un record per Interpoma, la fiera biennale dedicata al mondo delle mele, giunta alla 10° edizione e diventata con il passare degli anni un punto di riferimento imprescindibile per tutto il settore a livello internazionale.

«Siamo contenti ed i numeri dimostrano che c’è un forte interesse da parte degli espositori» ci racconta Thomas Mur, il giovane direttore di Fiera Bolzano che poco più di un anno fa è succeduto a Reinhold Marsoner . «Come spazi siamo al completo, non ci sono mai stati così tanti espositori come quest’anno. Certamente una bella conferma della bontà della fiera. Sappiamo che sono state pianificate varie presentazioni di nuove varietà durante Interpoma e, per una fiera, questo è sicuramente un bel segnale».

Dal 24 novembre, fino al 26, per tre giorni sarà possibile conoscere tutto il mondo che ruota intorno al mondo della melicoltura e che vede l’Alto Adige, insieme al Trentino, l’epicentro della produzione italiana e un polo di attrazione per operatori stranieri. «Il tema dell’internazionalizzazione è fondamentale per noi. Vogliamo aiutare il mercato al crescere. Porteremo in fiera, grazie ad un programma ad hoc, buyer e giornalisti internazionali. Non a caso quest’anno abbiamo presentato la fiera in Asia e a Berlino a Fruit Logistica. Siamo sicuri che ci sarà una crescita quest’anno dal punto di vista delle presenze internazionali, ma questo lo vedremo bene poi alla fine della fiera».

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E a proposito di internazionalizzazione, qualche settimana fa ad ottobre Interpoma ha portato in Cina, nella penisola di Shandong, la provincia con la più alta densità di produzione di mele di tutto il Paese, un gruppo di produttori per un viaggio informativo. «Anche in questo caso, questa attività rientra nell’ottica di aiutare le imprese a conoscere sempre meglio il mercato. La Cina è il primo produttore al mondo di mele con 36 milioni di tonnellate contro i 2 milioni dell’Italia».

Tra le novità di quest’anno c’è anche l’Innovation Camp che, come è stato spiegato durante la conferenza stampa di Bologna, vuole essere un nuovo laboratorio di idee per il mondo melicolo. «Ci siamo chiesti: come possiamo aiutare il mercato delle mele? Cosa possiamo noi come fiera? La risposta è stata: internazionalizzazione, ma anche innovazione. Ecco, allora, che per quanto riguarda il secondo punto ci è venuto in mente che probabilmente manca al mondo melicolo un input che provenga dall’esterno. Da qui l’idea dell’Innovation Camp: ci saranno dei gruppi di lavoro per creare nuove idee che guarderanno al futuro del settore, avendo un’orizzonte temporale di 5/10 anni».

Interpoma come laboratorio del presente e del futuro, quindi. «Sì, la fiera deve essere un luogo dove vengono presentate le nuove idee di prodotto del presente – conclude Mur –  ma anche quelle del futuro. In un mondo che viaggia così velocemente è fondamentale questo nuovo approccio».

 

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