Come l’avocado, anche il mango parla europeo. In pole position c’è la Spagna, in particolare l’area di Malaga, dove si concentra circa la metà della produzione della penisola iberica. Ma anche la Sicilia ha una produzione avviata, soprattutto nel mese di settembre, grazie all’attrattiva di un prodotto particolarmente remunerativo per la qualità percepita dal consumatore.
Secondo i dati pubblicati a inizio anno da FruitTrop Magazine, nel 2017 la produzione di mango spagnola ha raggiunto le 22.000 tonnellate, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. La previsione è quella di triplicare la quantità, raggiungendo le 60.000 tonnellate entro quattro anni.
Secondo Enrique Colilles, direttore generale di Trops, azienda leader nella produzione e commercializzazione di frutta tropicale in Spagna, il successo del mango di Malaga sul mercato interno ed europeo dipende dalla possibilità di fornire un prodotto con caratteristiche organolettiche migliori.
“L’alternativa era importare mango per via aerea –spiega Colilles – che raggiungeva le linee di vendita a un prezzo molto alto e comunque aveva proprietà gustative che per i consumatori non erano eccellenti. Il mango di Malaga ha ribaltato questo paradigma e sta facendo conoscere al mercato che per due mesi all’anno esiste un ‘frutto di stagione” dal gusto squisito”.
Colilles sarà tra i relatori del Tropical Fruit Congress, il primo convegno internazionale italiano dedicato alla frutta tropicale che si svolgerà il 10 e 11 maggio all’interno di Macfrut (Rimini Expo Center, 9-11 maggio).