Bilancio positivo sul fronte della produzione e commercializzazione delle mandorle quello che traccia Tiberio De Chirico, terza generazione dell’azienda agricola Roberto De Chirico & Figli di Sovereto Terlizzi (area metropolitana di Bari), specializzata nella coltivazione di mandorle e di olivo.
“In termini di volumi – spiega – ci siamo attestati su livelli simili al 2021. Tuttavia, a inizio 2022 abbiamo introdotto un sistema di sub-irrigazione, che ci sta dando riscontri molto positivi in termini di efficienza, in quanto ci permette sia di irrigare senza sprechi d’acqua. Uno strumento molto utile, insomma, anche in considerazione del fatto che, nel corso dell’ultimo anno, i costi di produzione sono più che raddoppiati”.
Come reagire a un contesto come quello attuale, dove risulta particolarmente difficile operare? “L’unico modo – osserva De Chirico – è puntare sulla qualità della propria produzione e sulla trasformazione del prodotto. Per quanto mi riguarda, ho fatto innanzitutto una precisa scelta varietale, puntando su Filippo Cea (80%) e Genco (20%), due cultivar che si adattano ottimamente ai nostri terreni e che hanno entrambe ottime proprietà organolettiche. Poi, trasformo in proprio la mia produzione e, nel corso del tempo, mi sono creato il mio giro di clientela, da ristoranti, a pasticcerie, a piccoli negozi che ricercano un prodotto lavorato o semilavorato di alta qualità. In questo senso, i margini per crescere ci sono: ho 20 ettari di terreno, di cui 12 a mandorleto, che stanno entrando tutti in produzione. Inoltre, in prospettiva, sto pensando di convertirmi al biologico”.
Dando uno sguardo alla campagna 2023, Tiberio De Chirico conclude: “E’ ancora molto presto per avanzare previsioni. Un fatto senz’altro non positivo è che ha fatto caldo fino a dicembre. Idee più chiare, si potranno avere tra un paio di mesi, al momento della fioritura”.