Le rilevazioni di Drewry, società inglese che eroga servizi di ricerca e consulenza marittima, parlano chiaro. Dopo mesi e mesi di costi dei noli alle stelle, da una decina di giorni è in atto una decisa inversione di tendenza che si può così sintetizzare: le tariffe sono in calo ed è alta la disponibilità di stiva.
A scendere sono soprattutto le tariffe per il trasporto via mare della merce dal Far East verso diverse destinazioni occidentali, Italia compresa.
Perché il costo dei noli diminuisce?
Si tratta certamente di una good news, ma va rilevato che, secondo gli esperti, il fenomeno è da collegare, in maniera diretta, all’indebolimento dei consumi causato dall’inflazione crescente.
Non solo: secondo un’indagine di Freightos, piattaforma di prenotazione per il trasporto internazionale di merci, ad aver raffreddato la corsa al posto in stiva ci sarebbe anche il fenomeno delle scorte. Il timore di molte aziende di restare senza materie prime e senza componenti, avrebbe di fatto riempito i magazzini nelle settimane scorse, con il risultato che gli ordini, e dunque i noli, starebbero vivendo un periodo di stasi.
Detto in altri termini, i livelli di carico in questo momento sono bassi perché la merce non viaggia. E pertanto i noli non possono che registrare una tendenza al ribasso.
Scendono i noli spot
A sorprendere, ma al contempo a confermare l’inversione di rotta dei noli, c’è poi un altro dato. Il valore delle tariffe spot, che nei mesi scorsi ha fatto registrare cifre da capogiro, ora sarebbe inferiore rispetto a quello fissato nei contratti di trasporto di lungo periodo. Il che, se dovesse perdurare, rimetterebbe in discussione una serie di accordi sottoscritti negli ultimi mesi.
Nei porti si torna alla normalità
Lo scenario appena descritto sembra destinato a durare: secondo le previsioni del Maritime Forecasting and Advisory, società indipendente che opera nel campo delle previsioni di mercato e dei servizi di consulenza per la navigazione, nel secondo semestre dell’anno proseguirà l’indebolimento della domanda di spazio in stiva. E, pertanto, come conseguenza, dovrebbero rientrare quei fenomeni con cui si è familiarizzato negli ultimi due anni: congestione dei porti, ritardi delle consegne, carenza dei container potrebbero presto diventare un brutto ricordo.