Secondo il XV report Ice-Prometeia, nel 2017 solo il 25% delle imprese italiane del settore agroalimentare era presente in maniera sistematica sui mercati esteri, causa frammentazione del mercato e mancanza di logiche e strategie di filiera.
L’incapacità delle aziende di essere presenti dove c’era più richiesta ha contribuito negli anni alla diffusione dell’italian sounding, la tendenza dei paesi esteri di imitare prodotti agroalimentari italiani a fini di commercializzazione fraudolenta.
Il commercio agroalimentare intra ed extra Ue rappresenta una grande opportunità per un paese come il nostro, dove le esportazioni valgono circa 46 miliardi di euro. Ma se per una grande azienda già inserita nella Gdo negoziare con l’estero è scontato, non è così immediato per un piccolo produttore italiano, che spesso conosce poco la lingua e le dinamiche degli scambi fuori dall’Italia.
Per permettere anche a piccoli e medi produttori in tutta Europa di far conoscere i propri prodotti ad acquirenti di altri Paesi nasce Exporium, la piattaforma b2b che ricrea online le dinamiche tipiche dei mercati agroalimentari fisici.
Exporium ha creato il luogo in cui i protagonisti della filiera produttiva e distributiva possono avere la possibilità di conoscersi, fare trattative e negoziare come se fossero in presenza, eliminando però le barriere linguistiche e culturali, facilitando dunque la finalizzazione di vendite anche con i mercati esteri.
“Il lavoro dei piccoli produttori locali rischia sempre di passare in secondo piano rispetto alle aziende strutturate, ma sappiamo bene che la qualità del loro lavoro e soprattutto dei loro prodotti è di un altro livello. Per questo abbiamo scelto di includere nella nostra piattaforma produttori e prodotti non appartenenti alla grande distribuzione, poiché vogliamo premiare quelle realtà che lavorano per raggiungere sempre un determinato standard di qualità” spiega Andrea Cirillo, co-founder di Exporium.
Un mercato agroalimentare dove la fiducia è la regola
Durante una qualsiasi trattativa commerciale internazionale sono tre i problemi che generalmente si presentano: il primo riguarda la difficoltà di costruire una relazione di fiducia tra due commercianti che non si sono mai visti prima, il secondo è la paura di non sapere dove vanno a finire i propri soldi mentre il terzo è rappresentato dalla diversità di lingua e cultura.
Exporium nasce per risolvere tutte queste preoccupazioni e per permettere, per fare un esempio, a piccoli contadini della campagna pugliese di negoziare senza problemi con acquirenti tedeschi, belgi o inglesi.
La piattaforma Exporium infatti si basa su una tecnologia innovativa che rende virtuali le trattative del mercato agroalimentare fisico, dove le persone espongono i propri prodotti e cercano di farli conoscere a più persone possibile.
“Prima di essere accettato in piattaforma, l’identità di ciascuna società viene accertata e verificata. Vogliamo rendere Exporium una piattaforma il più sicura e controllata possibile” aggiunge Alessandro Accurso, co-founder di Exporium.
Pagamento gestito tramite Mangopay
Chi si approccia ad Exporium dunque non deve conoscere anticipatamente chi desidera acquistare o vendere i prodotti, non deve imparare la lingua locale per negoziare con persone all’estero e soprattutto non ha la necessità di viaggiare per trovare nuovi contatti.
Inoltre, non deve preoccuparsi di come vengono gestiti i pagamenti e di conseguenza i propri soldi. Exporium, infatti, ha scelto di affidarsi a Mangopay, la soluzione di pagamento dedicata ai marketplace autorizzata e regolamentata dalla Bce.
“Dopo aver verificato che i produttori siano affidabili e onesti, questi vengono accolti in piattaforma e solo in quel momento possono cominciare a vendere o acquistare tramite essa. Abbiamo scelto di gestire i pagamenti all’interno di Exporium tramite Mangopay, una soluzione di pagamento che prima di completare una transazione, trattiene il denaro mentre vengono espletate tutte le fasi di verifica del prodotto. Questo sistema infatti assicura qualità e fiducia: anche se Exporium avrà il controllo sul denaro in transito durante tutto il processo, sarà unicamente Mangopay a gestire i movimenti dei fondi”, spiega Oliver Tran, co-founder di Exporium.
Fonte: Exporium