Lidl è un attore affermato sulla scena italiana e insieme ad Eurospin ed MD Spa fa parte del terzetto che domina il mondo dei discounter in Italia. Aldi, invece, sta per arrivare, sta cominciando a cercare personale, ha già una sede a Verona e nel prossimo futuro creerà certamente scompiglio non solo nel mondo dei discount italiani – Patrizio Podini, patron di MD, sostiene da tempo che chi avvertirà maggiormente la sua presenza e concorrenza in Italia sarà Lidl più che i suoi negozi o quelli di Eurospin – quanto in generale in quello della distribuzione moderna. In Italia, ma non solo, ormai i discount stanno infatti “cambiando pelle”, in termini di assortimento, qualità media dei prodotti, focalizzazione nei confronti del fresco, comunicazione.
C’è molta curiosità, quindi, per capire cosa succederà in Italia prossimamente con l’arrivo del nuovo protagonista tedesco. Per esempio, come ha evidenziato il magazine RetailWatch di Luigi Rubinelli, il reparto ortofrutta nei punti vendita di Aldi che ruolo occuperà? Accoglierà i clienti nel primo corridoio all’ingresso o si sposterà, come nei nuovi concept in Germania lanciati l’anno scorso, al centro del layout?
Anche negli USA, al contrario, la curiosità verte intorno all’arrivo di Lidl che ha annunciato l’apertura di 100 punti vendita, i primi 20 in Virginia, North Carolina e South Carolina, entro l’anno e si dibatte sul loro ruolo e sulle future mosse dei due big nel mercato a stelle e strisce. Ne parla, per esempio, il magazine Supermarkets News, che riporta quanto emerso durante la 52esima edizione del Western Michigan University Food Marketing Conference.
Aldi e Lidl – secondo Bill Bishop, chief architect di Brick Meets Click, e Bill Bolton, ex CEO di Jewel Foods, protagonisti di una delle presentazioni – nei prossimi anni conquisteranno significativi spazi e quote all’interno del mercato retail americano e costringeranno i concorrenti a prendere in considerazione ciò che li rende così differenti, ma estremamente vincenti; a partire dai bassi costi delle loro infrastrutture, passando per il grande spirito innovativo con il quale affrontano il mercato, nonché la concorrenza reciproca che li anima, aspetto non secondario e che secondo i due esperti è anche uno dei motori che alimenta la loro costante crescita.
Aldi e Lidl vengono definiti “fraternal twins, but not identical ones”: entrambi vengono associati ai prezzi bassi, anche se ormai identificarli come hard discount è errato. Efficienza e flessibilità nei punti vendita per loro significa anche che i dipendenti sono in grado di svolgere più mansioni, dallo scaricare un camion al cuocere il pane. “Non hanno più reparti” ha sottolineato Bolton.
Insomma, i due leader tedeschi si faranno in USA una feroce concorrenza, si influenzano l’un l’altro, anche se forse, conclude Bolton, Lidl tende probabilmente ad osare un po’ di più ed ha un focus più orientato verso il fresco rispetto ad Aldi.
E in Italia? Cosa succederà? Non resta che attendere, ormai non manca più molto.
Sia la Cop che Carrefour hanno purtroppo dei frezzi ortofrutta cosi’ elevati che sono costretto ad acquistare altrove! Prezzi scandalosi il prezzo fra produzione e vendita è scandalosamente alto.
Md
Ha un valore aggiunto
I freschi vengono gestiti da partner territoriali che non solo offrono un valore aggiunto in merito alle competenze ma vendono i prodotti come attività principale
Quindi spingono al
Massimo le vendite .
Questo ldifferisce MD dai competitor che non utilizzando tale gestione considerano tali prodotti (freschi) semplici prodotti da sala anche se con marginalità diversa
Ed inoltre intervengono con pubblicità solo di prezzo ( offerta ) senza offrire comunicazione calda (rapporti umani)
Questo è quello che rende MD un diverso
Supermercato, xche oggi questo sono,
Niente di più , solo con un aumento graduale di referenze tipo no food
Md da la
Percezione di ritrovare il classico negoziante all interno del supermercato creando anche una particolare concorrenza all interno di se stessa senza vendere gli stessi prodotti
A dire il vero il reparto frutta è verdura di MD è sempre più pieno di merce estera, pomodori quasi sempre olandesi e spagnoli, arance marocchine e tunisine, davvero neanche la frutta di stagione viene comprata in Italia… Certo costerà meno, ma anche qualitativamente sono meno controllati, lo stesso vale per olio e altro, non esiste più la scelta di prodotti italiani o esteri, cosa che LIDL e ALDI vanno