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Progetto “Nuovo Fucino”, bene il primo anno di attività

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Autore Redazione

L’iniziativa, dedicata all’orticoltura, proseguirà anche per tutto il 2024

Si è concluso il primo anno di attività del progetto di ricerca applicata “Nuovo Fucino”, denominato “Attività volte alla definizione del potenziale produttivo orticolo della piana del Fucino dei relativi flussi di prodotto, dei costi di produzione e lavorazione, dei livelli di scarto di lavorazione finalizzate all’ottimizzazione dei costi di lavorazione ed all’utilizzo dei sottoprodotti della lavorazione in un’ottica di definizione di nuovi scenari di competitività”, di responsabilità scientifica dell’Università degli Studi di Teramo e promosso da Italia Ortofrutta Unione nazionale.

Il progetto, a valere sui programmi operativi delle Organizzazioni dei Produttori (Op), nasce dal fabbisogno di 3 Op operanti in Abruzzo e associate a Italia Ortofrutta, quali Covalpa, Opoa Marsia, Italian Organic Vegetables (Iov) di effettuare una ricognizione sul potenziale produttivo orticolo dell’areale del Fucino e di quantificare gli scarti di lavorazione dei propri prodotti in un’ottica di sviluppo futuro dell’intero areale.

La definizione del potenziale produttivo orticolo del Fucino consentirà di acquisire informazioni necessarie per aumentare l’aggregazione del territorio e per migliorare l’attività di pianificazione dell’offerta, la quantificazione degli scarti invece ha l’obiettivo di definire nuovi processi virtuosi di valorizzazione degli scarti e di evitare gli sprechi.

Il progetto, di durata biennale 2023-2024, viene realizzato attraverso indagini di tipo qualitativo e quantitativo condotte dall’Università degli Studi di Teramo che prevedono il coinvolgimento attivo dei tecnici delle Op partecipanti, e che mirano, nel perseguimento degli obiettivi progettuali, alla definizione di strategie e linee di indirizzo per le politiche territoriali che interessino non solo la produzione orticola ma anche l’indotto e le attività di servizio che vi ruotano intorno.

A questo link il sito dedicato al progetto.

Fonte: Italia Ortofrutta e Università degli Studi di Teramo

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