Pizza senza pomodoro nei menù del Regno Unito, i pizzaioli italiani sono costretti a sostituire i piatti classici con versioni bianche a causa dell’aumento del costo del loro ingrediente base. Lo riporta la testata inglese Guardian e segue la notizia del razionamento di frutta e verdura nella Gdo brittanica e come sostiene la BBC si è impennata la domanda di semi di ortaggi secondo la Royal Horticultural Society.
Pomodoro scarso e troppo caro
La pizza va in bianco. I ristoratori e pizzaioli italiani in tutta la Gran Bretagna devono razionare i pomodori, aumentare i prezzi e in alcuni casi rimuovere completamente l’ortaggio dai loro menù. Le quotazioni dei pomodori sono quadruplicate nell’ultimo anno, da 5 sterline a 20 sterline a cassa, secondo la Federazione italiana cuochi UK (FIC UK). Anche il prezzo dei pomodori confezionati è raddoppiato, sempre secondo l’associazione, da 15 a 30 sterline a cassa. I pomodori sono tra gli ortaggi più colpiti dalla carenza di frutta e verdura nel Regno Unito. Il governo ha incolpato il maltempo nell’Europa meridionale e nel nord Africa mentre gli alti prezzi dell’elettricità hanno colpito anche le forniture di prodotti coltivati in serra in Gran Bretagna e nei Paesi Bassi.
Enzo Oliveri, presidente di FIC UK, ha affermato che ora è un momento molto difficile per i ristoranti italiani. “Pizza bianca, sughi bianchi per pasta o meno pomodoro. Lo stiamo trasformando in una tendenza perché i prezzi stanno aumentando a causa delle carenze”. Insomma questo limite può diventare il volano di un nuovo trend in cucina.
Impennata delle vendite di sementi
La Royal Horticultural Society ha dichiarato che le vendite di sementi nei suoi punti vendita al dettaglio sono aumentate del 20% a febbraio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Anche Mr Fothergill’s Seeds conferma e le sue vendite online sono aumentate di quasi il 50% il mese scorso. Anche questo secondo la BBC conseguenza della mancanza di ortaggi.
Grossisti e importatori con cui la BBC ha parlato hanno suggerito che anche il Regno Unito potrebbe soffrire a causa della minore produzione interna, nonché di un mercato sensibile ai prezzi. L’ex ministro dell’Ambiente George Eustice pensa che le carenze dureranno dalle tre alle quattro settimane, ma alcuni coltivatori hanno affermato che i problemi di fornitura potrebbero durare fino a maggio.
Mike Burks, amministratore delegato di Gardens Group, con sede nel Dorset e nel Somerset: “Nelle ultime due settimane le vendite di semi di ortaggi sono aumentate vertiginosamente. Patate, piselli, fagioli ma pure pomodori, cetrioli e peperoni, oltre a lattuga e altre insalate. Poi cavoli, cavolfiori, broccoli”. Anche le vendite di compost, seminiere, propagatori e vasi hanno mostrato aumenti a due cifre. La prua è sulla coltivazione domestica.
Fonte: The Guardian, BBC