Una partenza in salita, quella della campagna agrumicola 2022-23 secondo Op Rosaria. Nella piana di Catania si prevedono volumi ridotti di almeno il 20% rispetto ad un’annata media e c’è tanta preoccupazione tra i produttori, per la difficoltà di programmare gli accordi con la Gdo e per i costi alle stelle.
“Non saprei dire se la contrazione dei volumi sia più dovuta al fenomeno della cosiddetta alternanza o alle condizioni climatiche, ma sta di fatto che alcuni agrumeti sono completamente vuoti”, afferma senza mezzi termini Aurelio Pannitteri, presidente della Op.
Con la trasparenza che lo contraddistingue, Pannitteri commenta l’incertezza nella programmazione degli accordi commerciali con la distribuzione: “Gli altri anni in questo periodo i commercianti avevano già acquistato i frutti sulle piante, nel senso che la distribuzione aveva già preso gli accordi di compravendita con l’Op. Quest’anno purtroppo stanno posticipando, in attesa di vedere come evolve la situazione, e questa attesa mette i produttori in uno stato di apprensione”.
Impossibile infine non pensare ai costi fuori controllo di logistica, gas ed elettricità, che rendono ancora più complessa la campagna ormai alle porte.
Il presidente Pannitteri tiene però a una precisazione: l’Op è vicina ai suoi produttori, partecipa ai problemi ed è solidale con loro nel tentativo di arginare le difficoltà. Afferma con convinzione: “Op Rosaria tutela e tutelerà gli associati come ha sempre fatto, nello spirito che è alla base di ogni organizzazione che si rispetti. È proprio nei momenti più duri come questo, che si fa più sentire la differenza tra l’essere produttori appartenenti a una Op e il non esserlo”.
La campagna inizierà agli inizi di novembre, come da migliore tradizione agrumicola della Piana di Catania, e prenderà il via con la varietà precoce del paniere Rosaria: l’Arancia Bionda. Seguirà, a partire dalla prima decade di dicembre, la campagna del Tarocco, l’Arancia di Sicilia per eccellenza e fiore all’occhiello di Rosaria.
“Ci teniamo pronti – sottolinea Aurelio Pannitteri – Volumi di produzione ridotti, incertezze sulla programmazione e costi alle stelle non hanno influenzato un elemento: la qualità delle nostre arance, che si prospetta altissima”.
Fonte: Op Rosaria