C’è ottimismo a Terlano, nella sede del Consorzio altoatesino VOG, a pochi giorni dall’inizio del nuovo raccolto, iniziato con la varietà Gala con qualche giorni di ritardo rispetto alla normalità, che dà il via alla campagna 2019/2020. Dopo la complicata ultima stagione, con prezzi crollati in autunno a causa dell’abbondanza di prodotto a livello europeo, quest’anno si torna alla normalità. “Se le previsioni 2019 saranno confermate, e se effettivamente mancherà il 40% della produzione in Polonia, ritorneremo ad una annata in equilibrio – commenta il direttore Gerhard Dichgans -. Il nuovo raccolto in Alto Adige si prospetta di buona qualità, con volumi in linea con la stagione passata, anche se purtroppo con calibri più piccoli”.
Secondo il direttore del Consorzio i 10,5 milioni di tonnellate previsti quest’anno secondo le stime diffuse durante la conferenza Prognosfruit di inizio agosto rappresentano una sorta di spartiacque, “indicano che l’offerta di mele ritorna in linea con il potenziale di consumo”. Mancheranno però i calibri maggiori a causa del freddo primaverile e della siccità estiva. “Il mercato se ne accorgerà presto, con una forbice prezzi molto aperta tra le singole pezzature – continua il direttore –. Resta qualche punto interrogativo sul reale ammontare del raccolto della Polonia, che da solo vale quasi il 25% del totale europeo. Ma se i prezzi per il prodotto destinato all’ industria hanno già incominciato a lievitare, questo è un segnale che qualcosa di grave è successo”.
Il raccolto di Vog dovrebbe attestarsi anche quest’anno sulle 525mila tonnellate, in linea con il 2018 anche se ben sotto le 600mila tonnellate del 2016. “Se analizziamo le stime per varietà la Gala per il nostro gruppo è la prima per volume, stimata a 125.000 t con un incremento del 15%, anche perché la stagione passata abbiamo perso volumi notevoli a causa delle grandinate. La Golden Delicious retrocede ancora e, con 105.000 tonnellate, si porta a più di un -10%. Red Delicious, Braeburn e Granny Smith sono vicine ai volumi della stagione scorsa. E ritorna finalmente a una buona resa la Fuji – dopo una stagione in alternanza – con un aumento del +30%”.
Sul fronte delle mele Club, incremento per Pink Lady® e Kanzi®, grande passo in avanti per envyTM che raggiunge le 3.800 tonnellate con un aumento del 30%, grazie agli impianti messi a dimora negli anni precedenti. E a proposito di crescita non si arresta quella delle mele biologiche. Ci crede Vog, che quest’anno stima un raccolto di 25.000 tonnellate grazie anche all’arrivo di nuovi produttori. Oggi gli ettari sono 640, in prospettiva entro tre anni dovrebbero arrivare a 1000.Le varietà di punta in questo caso: Gala, Braeburn, Pinova/Evelina® e Cripps Pink/Pink Lady®.
Tra i punti critici di questo inizio stagione, oltre alla questione dei calibri piccoli, la sovrapposizione del nuovo raccolto con lo stock di mele Golden dell’anno scorso che sono ancora importanti. “Ma stanno già arrivando le prime richieste per le Gala appena raccolte, e per questa varietà prevedo un mercato molto attivo fin da subito”. Secondo Dichgans le prossime 15 settimane saranno cruciali: “il rispetto delle finestre di raccolta per ogni varietà e zona microclimatica saranno la chiave di successo per portare in cella un prodotto al giusto stadio di maturazione e con buona conservabilità. I nostri produttori ne sono pienamente coscienti. Sono convinto – conclude il direttore – che la nuova stagione possa evolversi positivamente e far dimenticare i risultati deludenti dell’annata precedente”.