La zucca, ortaggio simbolo dell’autunno, oltre che di Halloween, vede crescere sempre di più la sua produzione in Italia. “Il segno positivo caratterizza infatti sia la produzione in campo, con 40.000 tonnellate/anno su una superficie di 2.000 ettari, sia l’attività di moltiplicazione delle sementi da cui si origina l’ortaggio (nel 2016 circa 100 quintali)”.
Sono alcuni dei dati diffusi da Assosementi, l’Associazione nazionale dell’industria sementiera, che sottolinea come, sebbene quella della zucca non sia una coltura tipica della nostra tradizione e con numeri decisamente inferiori rispetto ad altri ortaggi, registri comunque un incremento che Assosementi pensa continuerà anche in futuro.
“La superficie destinata alla produzione di sementi è passata in poco tempo da 17 a 27 ettari. Valori ancora contenuti se visti in termini assoluti, ma che rivelano tassi di crescita elevati. Lombardia ed Emilia Romagna sono le regioni leader dalla prospettiva sementiera, mentre il principale sbocco per l’export dei semi di zucca italiani è rappresentato dall’Inghilterra”.
Assosementi evidenzia come “l’apporto dell’attività sementiera non si limita alla sola produzione quantitativa, ma grazie all’attività di ricerca contribuisce da un lato a valorizzare le varietà tradizionali (molto apprezzate nei piatti tipici regionali) e dall’altro a offrirne delle nuove, tutte con accresciute resistenze alle malattie e con miglioramenti in termini di produttività e gusto. Assosementi, infine, ricorda come “il consumo di zucca, di tutte le sue parti edibili (frutto, fiore, semi), è in grado di apportare importanti benefici, grazie agli elevati contenuti in sali e vitamine”.