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Kiwi. Per Sweeki feedback positivi da MercaMadrid

KiwiSweeki_MercaMadrid
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Autore Redazione

Bilancio positivo per Origine Group dopo la prima settimana di promozioni a Madrid per il kiwi Sweeki. Orlandi “Mercato spagnolo ricettivo”.

Dopo la prima settimana di degustazioni all’interno del Mercato Ortofrutticolo della capitale spagnola il bilancio è molto positivo. Lo comunica Origine Group, l’alleanza tra 9 big dell’ortofrutta italiana per commercializzare in modo congiunto due frutti in particolare, le pere e il kiwi. E le attenzioni dell’ultima settimana si sono concentrate sul kiwi a marchio Sweeki, protagonista all’interno di MercaMadrid di una serie di iniziative promozionali.

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Promozione all’interno di MercaMadrid

“Ancora per due week-end nel mercato all’ingrosso della capitale spagnola saranno allestiti desk dedicati alla nuova marca premium del nostro kiwi con la possibilità di degustare il prodotto e scoprire le caratteristiche di questo kiwi italiano di alta qualità – afferma Alessio Orlandi, general manager di origine Group -. Dopo il primo fine settimana di degustazioni, supportate da una ricca campagna di affissioni dentro e fuori MercaMadrid, le reazioni tra gli operatori di settore sono di interesse e apprezzamento. Sweeki si posiziona nel segmento premium e fa del grado brix elevato e della rigida selezione dei frutti i suoi punti di forza. E le degustazioni lo hanno confermato”.

Le promozioni in Spagna si sono svolte anche nella frutería Gold Gourmet, all’interno del centro gastronomico Platea, nel cuore della capitale spagnola.

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Promozione presso il centro Platea

“Il bilancio definitivo lo trarremo al termine delle promozioni – conclude Orlandi – però fin d’ora possiamo anticipare che il mercato spagnolo, importante per il consumo pro capite, si sta dimostrando molto ricettivo verso il nostro kiwi, di cui viene apprezzata la qualità, la dolcezza e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Gli spazi per crescere ci sono: il mercato spagnolo per il kiwi risulta in crescita ma la produzione interna soddisfa la domanda solo per l’11% mentre quasi il 90% è importato”.

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