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Pera IGP dell’Emilia-Romagna, pronto un nuovo disciplinare

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Autore Redazione

Il Consorzio ha inserito alcune importanti novità tra cui l’allargamento della zona di produzione e l’introduzione di due varietà estive

Il disciplinare della Pera IGP dell’Emilia-Romagna si rinnova introducendo importanti modifiche tra cui l‘allargamento del territorio di produzione e l’introduzione di nuove varietà. La nuova versione,  in corso di approvazione a Bruxelles, è stata presentata a Siracusa il 23 gennaio scorso  nell’ambito dell’iniziativa dedicata ai Protagonisti dell’Ortofrutta italiana organizzata da Corriere Ortofrutticolo.

La pera dell’Emilia Romagna – regione dove si coltiva il 65% delle pere italiane con 400 ettari certificati  e un potenziale produttivo di 10mila tonnellate – ha ottenuto il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta nel 1998: un riconoscimento che continua a rappresentare ancora oggi un valido strumento commerciale per gli operatori associati al Consorzio che  ha deciso di rinnovare il disciplinare per valorizzare ancora di più il prodotto.

“Sappiamo che non possiamo considerare il marchio IGP un vero brand a sé stante – a dichiarato il presidente di CSO Italy Paolo Bruni – ma sappiamo anche che è un formidabile rafforzativo delle marche dei produttori”.

PaoloBruni_PeraIgpEmiliaRomagna

Le modifiche più significative al disciplinare – già consultabile nel catalogo on line nel sito internet del consorzio http://www.csoservizi.com/pere_igp/index.php – riguarderanno le modalità di conservazione, le forme di allevamento e di confezionamento delle pere IGP dell’Emilia-Romagna. È stato inoltre allargato il territorio di produzione IGP e sono state inserite due varietà estive, Santa Maria e Carmen.

“Con il nuovo disciplinare abbiamo uno strumento nuovo per competere sul mercato – ha dichiarato il presidente del consorzio Pera IGP dell’Emilia Romagna Piergiorgio Lenzarini – e possiamo rappresentare un vero rafforzativo delle marche italiane che potranno caratterizzare il prodotto anche con una identità territoriale certificata”.

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