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Sigep 2017, anche il panettone sarà protagonista

panettone

Sarà la 38° edizione di Sigep, il salone mondiale del dolce artigianale organizzato da Italian Exhibition Group (nuova società nata dall’integrazione fra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza) e in programma dal 21 al 25 gennaio prossimi a Rimini, a consacrare il panettone come icona della produzione pasticcera artigianale made in Italy. L’iniziativa prende concretezza dopo l’intuizione del maestro pasticcere Iginio Massari, che intende valorizzare e promuovere nel mondo questo prodotto, tradizionalmente legato a Milano per nascita, ma che è diventato ormai patrimonio di tutto il Belpaese.

È un dolce tipico eccezionale – commenta Massari – un prodotto tradizionale che ha un grande valore storico e straordinarie proprietà. E la sua bontà è determinata da un elevato grado di difficoltà: occorre studiarne attentamente la lievitazione, per garantire la massima fragranza nella conservazione. La produzione del panettone artigianale esercita un fascino unico per il pasticcere che vede crescere il suo prodotto ora dopo ora. Una lavorazione delicata, articolata e complessa, che richiede grande dedizione e competenze tecniche. È giusto, quindi, che si differenzi anche economicamente da altre produzioni”.

Sigep dedicherà al panettone la mattinata di martedì 24 gennaio, con l’intervento del Maestro Iginio Massari all’interno di un ricco programma che prevede anche la prestigiosa presenza di altri grandissimi pasticceri come Luigi Biasetto, Gabriele Bozio e Leonardo Di Carlo.

Intanto, arriva dall’Inghilterra la notizia che il panettone italiano sta pian piano scalzando il pudding, l’irrinunciabile dessert delle festività inglesi. E in Germania la parola “panettone” è diventata ormai intraducibile. «Quest’anno – testimonia Adriano Colle, maestro gelatiere italiano attivo a Kempten (Baviera) – propongo un panettone artigianale farcito al gelato alla crema bavarese agrumata, aromatizzata al cardamomo, ma non ho voluto dargli un nome particolare, perché in Germania si sta diffondendo sempre di più la tendenza a usare il termine italiano “panettone”, così come il termine “gelato”: il cliente tedesco ormai sa bene che questi termini non sono traducibili perché non indicano solo ben precisi prodotti ma sottintendono una cultura tutta italiana della qualità e artigianalità. Per me la cosa più importante nel creare un nuovo gusto di gelato è quella di riuscire a dargli un’anima, come la firma per un quadro d’autore”.

 

 

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