È un frutto di pregio che viene da molto lontano, dalla Cina, ma ha messo salde radici nel cuore del Piemonte. La pera Nashi, o pera asiatica, è una delle produzioni dell’azienda frutticola Romanisio che nel settembre scorso ha lanciato il frutto sul mercato nazionale con il proprio marchio distintivo.
Azienda a conduzione familiare con un’esperienza di oltre settant’anni, Romanisio si dedica dagli anni Novanta alla pera Nashi coltivata in provincia di Cuneo, a Piozzo. Dopo anni di produzione commercializzata con un’altro marchio, ha deciso di lanciare la pera con il proprio brand, Romanisio, un logo che contraddistingue le cassette in vendita in molti negozi ortofrutticoli e alcuni piccoli supermercati in Liguria e Veneto.
Abbiamo deciso di lanciare la pera Nashi con il nostro marchio per valorizzarla pur rimanendo ancorati ad una produzione di nicchia – spiegano Michela Romanisio e il padre Franco Romanisio, titolare – produciamo circa 1500 quintali all’anno e contiamo di raggiungere i tremila quintali nel giro di qualche anno. Volumi comunque contenuti destinati ai negozi di ortofrutta, piccoli grossisti, i mercati di campagna amica di Coldiretti”.
Esistono più di 100 varietà di pera Nashi, un frutto che si contraddistingue per la caratteristica punteggiatura della buccia e la polpa croccante e che viene prodotto da pochissime aziende in Italia. Romanisio si è specializzata in due varietà, Jushi, dal colore bronzo arancio e forma leggermente allungata e Aki, frutto con maturazione tardiva (metà ottobre) forma asimmetrica e colore bronzo chiaro.
“La campagna 2016 è stata molto buona – prosegue Michela Romanisio – è caratterizzata da volumi leggermente più contenuti dell’anno scorso ma qualità più alta, grazie anche al nostro lavoro costante di ricerca e attenzione nella produzione: siamo nel regime di lotta integrata, il diradamento viene effettuato a mano e non chimicamente e siamo molto attenti all’irrigazione e a ridurre lo spreco di risorse idriche. Invitiamo il pubblico a cercare il Nashi nei migliori negozi”.