Nel viterbese, una delle zone a maggiore vocazione castanicola e corilicola d’Italia, il 2016 sarà archiviato per essere stato un buon anno a livello di nocciole, vino e olio, ma disastroso per le castagne. A confermarlo in questi giorni è stato il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, che ha rilevato tra l’altro: “Il 2016 sarà ricordato come un anno nerissimo (per le castagne). Tra le cause, innanzitutto, il cinipide, che sembrava molto meno aggressivo e che invece è tornato prepotente a distruggere le colture. Ma non solo, perché si sono inseriti anche fattori climatici non prevedibili: gelate tardive e siccità diffusa. I risultati sono così devastanti che vogliamo chiedere interventi strutturali, non occasionali, alla Regione.
Penso ad interventi all’interno della Pac, ad esempio. Non lo abbiamo ancora fatto perché ci sono emergenze in atto che impegnano sia noi sia lo stesso assessorato all’agricoltura: mi riferisco alla situazione nel Reatino dove il terremoto, oltre ai danni ben noti e visibili, rischia di farne altri ugualmente gravi senza interventi incisivi e immediati”…Bene, invece, è andata la stagione corilicola.
“La raccolta (delle nocciole) – ha proseguito Pacifici – si è di fatto conclusa. Qualche problema si è avuto con le piogge diffuse delle scorse settimane che hanno rovinato l’ultima fase del raccolto. Per fortuna i prezzi sono rimasti remunerativi e quindi hanno potuto compensare gli eventuali danni derivanti dal maltempo”. Bene, infine, anche vino e olio. “Gli agricoltori – ha poi rilevato Pacifici tracciando un bilancio finale – non sono mai soddisfatti, ma questo non è un limite, anzi è lo stimolo a fare sempre meglio. A parte questo, possiamo essere moderatamente ottimisti soprattutto perché le produzioni si sono confermate su livelli qualitativi di assoluta eccellenza. C’è il vulnus delle castagne e di questo siamo dispiaciutissimi, ma mettiamoci subito tutti al lavoro per recuperare l’anno prossimo”.