Nonostante la soglia di attenzione sia più alta rispetto al solito a causa di un’annata che si annuncia all’insegna del calo produttivo, c’è ottimismo in Val Venosta per la stagione melicola 2016/2017, iniziata come al solito con la varietà precoce Gala e che, tra qualche giorno, vedrà al via anche la raccolta della Golden e Red Delicious.
«È difficile fornire al momento delle stime precise sul calo produttivo di quest’anno, causato dalle gelate che ci sono state lo scorso aprile – commenta Michael Grasser, responsabile marketing VI.P, presente a Macfrut nello stand collettivo di Assomela -. Il 15/20% che stimiamo è comunque sopportabile, siamo in grado di fornire prodotto per tutti i 12 mesi dell’anno come di consueto».
Per ora il mercato è positivo: le mele Gala già in commercio hanno prezzi in linea con le annate precedenti, i volumi ci sono così come la qualità che la cooperativa altoatesina giudica soddisfacente, con un’ottima colorazione e una pezzatura leggermente inferiore rispetto agli anni passati.
«Il calibro è un po’ più piccolo rispetto al solito, ma anche in questo caso bisogna attendere per capire come sarà realmente. Dipende dal clima che ci sarà in questo periodo». Occhi puntati all’insù, quindi, nella speranza che il caldo di questo settembre prosegua e che poi lo sbalzo termico tra notte e giorno apporti lo slancio definitivo ad aromi e colorazione.
Per quanto riguarda, invece, il cambio di logo, progetto che Mela Val Venosta ha ufficialmente presentato in Italia a fine febbraio di quest’anno, tutto procede secondo i piani che prevedevano circa 6 mesi di transizione. «Tra poco a Fruit Attraction di Madrid presenteremo il cambio di logo ufficialmente anche al mercato spagnolo – continua Grasser – concludendo, così, questo importante progetto per Mela Val Venosta». Per ora il gradimento da parte sia dei clienti che dei consumatori finali c’è stato. «Abbiamo effettuato un’indagine e posso confermare che ha funzionato e le due coccinelle sono state apprezzate. Sono simpatiche e piacciono».
Sul fronte dei mercati esteri focus sul mantenimento e l’implementazione dei rapporti con Paesi già fidelizzati come Italia, Spagna, Germania e Paesi Scandinavi. Il Nord Africa, zona cresciuta molto negli ultimi anni, quest’anno presenta maggiori difficoltà a causa dell’instabilità politica che contraddistingue i Paesi di questa zona. L’Asia? «Per ora è un’area poco strategica per noi – conclude Grasser -. Vogliono soprattutto mele rosse, Gala e Red Delicious, che in questo momento noi preferiamo destinare in Italia e in Europa. Probabilmente sarà un mercato che affronteremo in modo più deciso nel medio-lungo periodo, ma non nel breve. Sono Paesi difficili da approcciare sia dal punto di vista culturale che logistico».