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La Pesca Saturnia® non si ferma più. Confetture, succhi e birra

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Quest’anno la produzione di Pesca Saturnia® crescerà del 15%. Ma le novità sono molte, e su più fronti. Ce ne parla Marco Eleuteri

Un’eccellenza nel panorama ortofrutticolo italiano che negli ultimi anni è riuscita a conquistarsi un pubblico di consumatori sempre più ampio, smarcandosi dalla crisi di un settore, quello peschicolo italiano, che invece fatica a trovare una definitiva via d’uscita. Tra pochi giorni inizierà la commercializzazione della Pesca Saturnia®: si parte prima con l’areale campano (intorno alla metà di maggio) e poi si prosegue con quello marchigiano (dalla fine di maggio/inizio di giugno), culla principale della sua produzione.

Cresce la produzione. Anticipo nel Sud, maggior regolarità nelle Marche

«Tanto al sud come nelle Marche c’è un certo anticipo quest’anno sullo stato di maturazione. Proprio in questi giorni siamo stati in campagna e direi che i giorni di anticipo sono circa 10, nonostante il freddo dei giorni scorsi» ci racconta Marco Eleuteri, direttore commerciale di AOP Armonia, nonché produttore con l’azienda di famiglia di Pesche Saturnia® in quel di Montecosaro nelle Marche in provincia di Macerata.

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«In generale non c’è un grande carico di frutti sulle piante. È un fenomeno che abbiamo riscontrato soprattutto al sud su quasi tutte le varietà, tranne che sulla Ufo 4, che è la varietà di Pesca Saturnia® italiana per eccellenza e della quale deteniamo i diritti di moltiplicazione per l’Italia. Sulle altre notiamo, invece, un calo che va dal 15% fino al 30%. Nelle Marche, invece, la produzione è più regolare. Complessivamente ci aspettiamo una produzione che comunque crescerà per merito dei nuovi impianti: dovremmo superare i 13.000 quintali, quindi un 15% in più rispetto all’anno scorso. Il 75% nelle Marche, il 25% in Campania.

Concorso con Alì, Dimar e Gruppo Pam

Nonostante la crescita produttiva prevista, l’export non aumenterà. La richiesta in Italia, infatti, continua ad essere sostenuta. « I programmi che abbiamo concordato in Italia assorbono l’aumento produttivo – spiega Eleuteri -. Preferiamo continuare, quindi, su questa strada, aiutando la distribuzione italiana». Spazio, quindi, alla linea Fiorfiore di Coop o a quella Sapori&Dintorni di Conad. Ma non solo.

Quest’anno viene confermato anche il Concorso che consente di vincere un soggiorno a Montecosaro nelle Marche, culla produttiva della Pesca Saturnia®. «Proseguiamo sulla strada delle attività promozionali con Alì, Dimar e, quest’anno, anche con il Gruppo Pam».

Il lancio del Concorso, che durerà dal 10 al 24 giugno, sarà preceduto da uno show-cooking della chef Rosaria Morganti, del ristorante “I Due Cigni” di Montecosaro, presso un punto vendita Alì di Padova.

Un’associazione di chef per valorizzare la Pesca Saturnia®

Negli ultimi anni, grazie ad una serie di attività organizzate insieme a grandi chef marchigiani e italiani (vedi qui, per esempio, l’evento con lo chef Michele Biagiola a Expo 2015 di Milano), questa particolare pesca platicarpa è diventata, di fatto, la “pesca degli chef”: nelle mani di veri e propri artisti stellati come Mauro Uliassi o Moreno Cedroni, o ancora Massimiliano Alajmo , la Pesca Saturnia® è stata analizzata e, soprattutto, sperimentata in molteplici preparazioni. Un’esperienza vincente e che ora fa un ulteriore passo in avanti con la costituzione di una vera e propria associazione.

«Si chiama “Cuochi della pesca Saturnia®”, riunirà i migliori 7 chef del territorio marchigiano. Durante tutto il periodo di raccolta, quindi da fine maggio fino a metà agosto, in questi sette ristoranti entreranno in carta dei menu a base di Pesca Saturnia®, dall’antipasto al dessert. Le pesche saranno fornite direttamente da noi ai ristoranti per assicurargli la freschezza e bontà necessaria per le loro preparazioni». Sul blog dedicato alla Pesca Saturnia® verranno di volta in volta comunicate tutte le informazioni sull’operazione.

Inizia l’avventura dei trasformati. Confetture, succhi e una birra

L’uso in cucina di questi anni ha stimolato i tanti chef che l’hanno utilizzata. Spesso ci hanno detto che la Pesca Saturnia® si poteva prestare perfettamente per essere abbinata con altri prodotti”.

Da qui l’idea di utilizzarla per ottenere dei prodotti trasformati di qualità in unione con altri elementi che sapessero valorizzarla. In commercio, quindi, arriveranno anche confetture, succhi e una birra.

«Nel caso delle confetture le referenze saranno quattro: in abbinamento con l’anice dei Monti Sibillini, con le mandorle filettate, con la granella di pistacchio e poi da sola». Un “cantiere”, come sottolinea Eleuteri, che potenzialmente è quasi infinito: sono realizzate da un maestro cioccolatiere di Ancona, Riccardo Pelagagge, che realizzarà anche due succhi, uno in purezza ed uno in abbinamento sempre con l’anice stellato.

Il primo test commerciale per questi nuovi prodotti partirà quest’estate in collaborazione con una catena marchigiana all’interno di un’iniziativa dedicata ai prodotti della regione con espositori studiati ad hoc per valorizzare i prodotti.

Infine, anche una birra. «Ultimamente è in atto una tendenza nella produzione di birre aromatizzate: avendo a disposizione una pesca profumata come la Saturnia® mi sono confrontato con un birrificio artigianale marchigiano, MC77, realtà di Caccamo di Serrapetrona, in provincia di Macerata. Ha subito sposato l’idea con entusiasmo. Noi gli forniremo il succo, loro produrranno la birra».

I primi mille litri di Saturra, questo il nome della birra alla Pesca Saturnia®, saranno distribuiti esclusivamente nei ristoranti dell’Associazione che la faranno assaggiare gratuitamente nei loro ristoranti. Un primo test per sondare l’opinione dei consumatori.

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