Dopo cinque anni, il desiderio è diventato realtà: i cantuccini toscani sono stati riconosciuti come prodotto IGP, ovvero a Indicazione Geografica Protetta. Il preciso disciplinare al quale dovranno attenersi i produttori per essere ricompresi nell’IGP, prevede innanzitutto l’impiego di mandorle dolci intere in misura non inferiore al 20%. Nella ricetta anche il burro, il miele e le uova.
La richiesta di un riconoscimento europeo per questo tipo di biscotto era stata avanzata nel 2011 da Assocantuccini, presieduta da Ubaldo Corsini. L’intento, appunto, era quello di tutelare questo speciale prodotto, che è il terzo biscotto più conosciuto al mondo, capace di generare secondo i dati dell’associazione un fatturato di 35 milioni di euro, con una quota export del 37%.
Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, ha commentato: “La concessione dell’Igp è il giusto riconoscimento per la qualità e tipicità toscana di un prodotto da forno che viene proposto come fine pasto in tutta la Toscana nel classico abbinamento con vin santo; un prodotto che appartiene indiscutibilmente alla tradizione regionale, tanto da aver consolidato la doppia dizione Cantuccini toscani e Cantucci toscani, nomi che vengono entrambi protetti. Il riconoscimento dell’IGP andrà a vantaggio della qualità del prodotto toscano e delle aziende che lo producono, che vanno dalle piccole imprese, come i forni di quartiere, alle medie e grandi imprese dolciarie, a cui spetta il merito di aver portato i cantuccini sui mercati europei ed extra europei riscuotendo un meritato successo. La IGP avvia una nuova fase di opportunità di sviluppo economico che ci auguriamo sia colta dalle imprese toscane”.