Dopo l’assemblea generale dello scorso 7 ottobre di Assopa sono stati eletti i nuovi membri del consiglio di amministrazione che vanno a formare il più giovane Cda di sempre con un’età media di 49 anni. Il nuovo presidente è Piero Emiliani, produttore di Molinella e già presidente di Patfrut e avrà al suo fianco Alberto Zambon, presidente uscente, indicato a ricoprire il ruolo di vice presidente.
“L’Assopa è un’associazione di produttori che ha lasciato il segno nella pataticoltura locale, nazionale e, oserei dire, anche europea – ha dichiarato Emiliani nel suo discorso di insediamento -. Dalla sua nascita ha saputo generare fiducia per il produttore con i primi segnali di organizzazione di prodotto, costituendo il cosiddetto sistema BOLOGNA, fatto di una Patata Tipica (ora diventata D.O.P.) e di una Borsa patate: una differenziazione e una identificazione che ci permette di essere considerati come riferimento nei confronti delle altre zone di produzione anche europee (Francia), per il valore del prodotto e per la qualità dello stesso. Ad esempio, Selenella e La Patata di Bologna D.O.P. sono due realtà fondamentali per distinguerci dalle altre produzioni e pongo l’auspicio di sviluppare questi marchi sempre di più nell’interesse dei produttori”. Il nuovo presidente ha poi sottolineato il ruolo avuto in questi anni da parte della OP per l’erogazione di fondi dal Ministero e per la certificazione d’origine del prodotto destinato alle industrie di trasformazione.
Tra gli obiettivi che attendono Piero Emiliani il rinnovamento del sistema associazionistico pataticolo che dovrà necessariamente, come si legge nella nota di Assopa, “vedere la luce entro breve tempo anche se le normative nazionali non sono ancora ben definite. La legislazione regionale e la futuribile normativa europea, impongono alle O.P. un nuovo regime di rappresentanza del prodotto, sempre più orientato alla detenzione e commercializzazione diretta e ciò renderà necessaria una riorganizzazione della base associativa di Assopa che verrà proposto a breve agli associati”. Nonostante il difficile periodo economico, Assopa è convinta che la qualità del prodotto e le nuove tecnologie che consentiranno la rintracciabilità certa dell’origine del prodotto “garantiranno da un lato la riduzione dei costi di gestione della O.P , e la certezza di provenienza delle patate regionali dall’altro”.