Buone notizie sul fronte dell’innovazione tecnologica in agricoltura. Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, ha deciso di investire sei milioni nella vertical farm Kilometro Verde e sono in arrivo, spalmati su cinque anni, 60 milioni per incentivare l’ingresso dell’Intelligenza artificiale (IA) e della robotica nel settore primario.
Ismea, sei milioni per Kilometro Verde
La start up Kilometro Verde, la cui regia è di Giuseppe Battagliola, pioniere della quarta gamma nonché socio fondatore di La Linea Verde, darà alla luce la vertical farm più grande di Europa, a Manerbio (Brescia). E lo farà anche grazie anche al contributo di Ismea, che ha sottoscritto un aumento di capitale di sei milioni e l’erogazione di un prestito obbligazionario convertibile, per la durata di otto anni, a fronte di un progetto di investimento di 19 milioni.
Lo stabilimento, oggi in fase di realizzazione, è progettato per la coltivazione di insalate pronte al consumo.
Si tratta di un impianto ad alto tasso di innovazione, totalmente automatizzato. E, come prassi quando si parla di agricoltura verticale, permetterà di coltivare senza consumo di suolo, in un ambiente controllato, garantendo l’assenza di fitofarmaci e la riduzione del consumo di acqua del 95 per cento. Il tutto a fronte di una produzione costante e continua, per 365 giorni all’anno, poiché indipendente dall’andamento climatico e stagionale.
L’altro valore aggiunto è la freschezza del prodotto: dal taglio al confezionamento passeranno solo pochi minuti.
AgrifoodTef, 60 milioni a robotica e intelligenza artificiale
Con 60 milioni in cinque anni, sarà invece finanziato il progetto AgrifoodTef, che nasce per creare una rete di infrastrutture in grado di testare e validare le soluzioni di Intelligenza artificiale e robotica utilizzate nel settore dell’agroalimentare.
Il finanziamento è messo in campo dalla Fondazione Bruno Kessler, coordinatrice del progetto. Il 50% dell’importo arriva dall’Unione europea, l’altra metà dagli Stati membri.
Una parte del finanziamento, tre milioni, andranno a finanziare la ricerca del nodo milanese costituito dal Politecnico di Milano e da Unimont, il centro universitario d’eccellenza Università della montagna che nasce dalla collaborazione tra Comune di Edolo (Brescia), Consorzio dei Comuni Bim di Valle Camonica, Provincia di Brescia, unione dei Comuni Alpi Orobie Bresciane e Comunità Montana di Valle Camonica e l’Università degli studi di Milano.
Oggetto del progetto sono l’intelligenza artificiale applicata alle macchine agricole, la robotica, il telerilevamento (anche con droni), la connettività ultraveloce e l’analisi automatizzata di immagini e dati a tutto vantaggio della sostenibilità e della tracciabilità delle produzioni.