Posizionare le mele all’interno degli alveoli tutte con il gambo rivolto dalla stessa parte e con la faccetta più bella. È un’operazione che viene svolta dai confezionatori di mele, ma manualmente. Ora, risparmiando sui costi di manodopera e magari utilizzando il personale in attività a maggior valore aggiunto, è possibile svolgere queste operazioni, comunque delicate, in modo automatico attraverso una rivoluzionaria macchina di nome Aporo.
È la novità lanciata da Sorma Group, storico gruppo cesenate leader mondiale nella fornitura completa di macchinari automatizzati per il post-raccolta di prodotti ortofrutticoli e di materiali tecnici per il packaging, all’ultima edizione di Interpoma, dove la rivoluzionaria tecnologia ha attirato non pochi operatori professionali sin dal primo giorno della fiera.
Nata in Nuova Zelanda come progetto di un dottorato di ricerca, questa nuova macchina confezionatrice, di cui il Gruppo Sorma è concessionario in Italia, ha l’ambizione di voler agevolare il lavoro all’insegna della semplicità: «Tutto è fatto nell’ottica di un utilizzo user – frendly, a partire dal display – ci spiega Andrea Casali, sales director dell’azienda. «Esistono già tecnologie simili in Europa, ma quello che la distingue è che all’interno ha una telecamera che aiuta a posizionare le mele nell’alveolo anche se questo è strappato o storto». In grado di erogare 120 frutti al minuto, Aporo è già stata installata in America nello stato di Washington, una sorta di Trentino-Alto Adige delle mele al di là dell’Atlantico, ed ha risolto la difficoltà di reperire personale per svolgere mansioni di questo tipo.
A Bolzano Sorma ha portato nel suo stand anche altri macchini oramai noti nel settore come la pesatrice CP814ML, ideata proprio per il mondo delle mele, nonché la confezionatrice FH210LA.
«Abbiamo ottime prospettive, ci siamo prefissati di aumentare il nostro volume di affari soprattutto all’estero – ci spiega Casali -. In Italia manteniamo la nostra posizione, in alcuni settori aumentiamo la nostra quota come nel caso delle cipolle, delle patate e degli agrumi. L’Italia rappresenta per noi un mercato che vale tra il un 60 e il 70%». Secondo il Casali la vera grande forza del Gruppo Sorma è quella di creare organizzazioni e strutture dove poter implementare business fornendo un’ efficiente servizio commerciale di post vendita. «Siamo forti in Sicilia perché abbiamo un altro stabilimento con 14 persone dipendenti. Siamo forti in Calabria dove abbiamo comprato un nuovo capannone nuovo».
È ottimista Casali, nonostante il settore ortofrutticolo abbia attraversato momenti difficili. «Io ho visto una bella reazione, si cono produzioni che continuano ad esserci nonostante la concorrenza, ad esempio clementine ed arance. Quello che purtroppo è presente è il calo della frutta da nocciolo nella nostra Emilia-Romagna, questo è il vero problema grave che vedo negli ultimi anni, in compenso noi abbiamo aumentato il lavoro con i kiwi in Romagna, bacino nel quale si sono sviluppate di più anche albicocche, susine e frutta più invernale come anche le mele e pere».
Insieme a Sorma nello stand di Interpoma presente anche Sinclair, di cui l’azienda cesenate è distributore e agente esclusivo per l’Italia. «Siamo market leader in Italia, siamo un’azienda affidabile, superiamo i problemi insieme ai clienti continuando a sviluppare soluzioni ad hoc, poiché la flessibilità è la parola d’ordine» ci spiega Paola Verzello, regional sales manager central, south &east europe. In fiera presente l’etichettatrice Sinclair CPL Labeller, dotata ora di un nuovo software che le consente di essere più efficiente e semplice, nonché di essere integrata con i sistemi di gestione del magazzino e controllata da remoto.