Agrume atipico e ricercato, materia prima strategica per l’alta profumeria e la cosmetica: l’aromatico bergamotto sta vivendo una stagione particolarmente felice. Lo testimonia, in un articolo apparso sull’ultimo numero di D-la Repubblica, Gianfranco Capua, direttore del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria che riunisce circa 1000 proprietari di giardini, impiegando nella lavorazione 4000 addetti. “Negli ultimi anni il consumo di bergamotto è aumentato, grazie alle richieste crescenti da parte delle aziende essenziere, che esigono elevati standard qualitativi relativi a terreni e metodi di coltivazione”. I 1500 ettari occupati complessivamente dai giardini di agrumi non hanno bisogno di pesticidi: “L’acidità del nostro frutto è di 7-8 volte superiore a quella del limone, così da respingere tutti i parassiti”, specifica Capua. Ma non basta: anche l’estrazione dell’olio essenziale, prezioso per la sua ricchezza olfattiva, non ha alcun impatto sull’ambiente dato che è effettuata a freddo e senza l’utilizzo di solventi. Un patrimonio che il Consorzio tutela e promuove anche opponendosi all’UE, che da mesi opera per mettere al bando le sostanze naturali permesse nelle fragranze.
Boom Bergamotto
Trend di crescita per l’”oro” verde di Calabria
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